sabato 24 febbraio 2007

Microsoft, supermulta per due brevetti sulla musica in rete


Costa caro l’Mp3, il formato compresso per ascoltare la musica in rete, a Microsoft. Il colosso di Redmond, specializzato in software, dovrà infatti pagare la super cifra di 1,52 miliardi di dollari ad Alcatel-Lucent per aver violato due brevetti relativi a questa applicazione.

È quanto ha stabilito il tribunale distrettuale di San Diego, in California, che ha autorizzato Alcatel (da poco reduce da una fusione con Lucent) a vietare l’utilizzo del software da parte della società di Bill Gates. Microsoft ha inserito il software di lettura Mp3 all’interno dell'applicativo «Windows Media Player» che è tra gli applicativi contestati nella causa ancora pendente con l’Unione Europea. La società di Gates ritiene però di avere le carte in regola. Il software conteso infatti venne progettato dai Bell Labs di At&t, poi scorporati in Lucent, e dal Fraunhofer Institute. Microsoft pagò allora al Fraunhofer 16 milioni di dollari per lo sfruttamento della tecnologia. Una cifra, questa, giudicata insufficiente dalla società di tlc, che valuta il software 4,56 miliardi di dollari.

La causa intentata è comunque la prima di 15 mosse di Alcatel anche contro la Dell e Gateway. Secondo il Wall Street Journal, «le ripercussioni di questa sentenza si sentiranno sull’intero settore dell’high tech tenuto conto che la tecnologia MP3 è utilizzata ovunque: dagli Ipod di Apple, alle consolle per videogame ai servizi internet di Yahoo».
Se la sentenza sarà confermata in appello, rappresenterà il maggior risarcimento per una violazione di brevetto della storia, superiore anche alla multa da 910 milioni di dollari comminata alla Kodak per aver copiato le macchine fotografiche «istantanee» della rivale Polaroid.
Sull’onda della sentenza il titolo Alcatel, quotato alla Borsa di Parigi, ha messo a segno un rialzo del 2,6%. Sostenuti i volumi, che hanno superato i 10 milioni di pezzi. Secondo gli analisti di Merrill Lynch, l’impatto della sentenza sui conti Alcatel sarà positiva perchè conferma che «il gruppo è in possesso di un brevetto essenziale ed è in grado di raccogliere con successo royalties dalle licenze Mp3». La situazione però, ha commentato la banca
d’affari statunitense, «è ancora troppo confusa per determinare con precisione l’incidenza finanziaria sugli utili della compagnia». Secondo gli esperti di Nomura, comunque l'entità del risarcimento «permetterà ad Alcatel di sostenere il peso dei costi di ristrutturazione da 1,7 miliardi di euro che gravano sulle casse del gruppo», anche se la somma non sarà esigibile a breve termine, dato che «Microsoft farà ricorso in appello».
Il contenzioso fa parte di un complesso braccio di ferro in atto tra le due società. Microsoft ha infatti denunciato il colosso delle tlc per la violazione di quattro brevetti su computer e sistemi di telefonia attivabili dal monitor. Mentre lo scorso aprile Alcatel ha citato Microsoft per l’uso illegale delle proprie tecnologie video nella console Xbox 360. In Borsa Microsoft è scesa dell’1% circa.

Pubblicato su Il Giornale.it

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