L’agenzia di stampa afghana Pajhwok ha diffuso la notizia che Daniele Mastrogiacomo è stato liberato. Lo ha riferito SkyTg24, citando fonti locali. Il giornalista di ‘Repubblica’ è arrivato all’ospedale di Emergency a Lashkargah dopo le 18.30 afghane (le 15 in Italia). Mastrogiacomo è stato rilasciato dopo 14 giorni di prigionia. Assieme a Mastrogiacomo è stato liberato anche il suo interprete Adjmal Nashkbandi.
“Sono felice ma confuso”, ha dichiarato a caldo il giornalista.
La notizia è stata confermata anche dalla Farnesina, dunque è ufficiale. Sulle prime Palazzo Chigi con una nota ha fatto sapere di non sapere nulla a riguardo. Nel frattempo però la notizia era stata diffusa anche da Peacereporter.net, il quotidiano on-line vicino ad Emergency, l’organizzazione di Gino Strada molto presente e radicata in Afghanistan.
Mastogiacomo sarebbe stato liberato, secondo quanto si apprende, in cambio del rilascio di cinque prigionieri talebani: a dirlo è stato il comandante talebano Dadullah.
MASTROGIACOMO: SONO FELICE, MA CONFUSO
“Sono finalmente libero. Sono veramente contento. Ringrazio tutti quanti, la gente che si è mobilitata per me; in questo momento ho la testa confusa, ma sono felice per essere uscito da qeusta situazione anche grazie all’aiuto del giornale, dei miei colleghi, del governo e di tutti gli amici”. Sono le prime parole di Daniele Mastrogiacomo libero, rilasciate in esclusiva a Repubblica Radio e Tv.
EZIO MAURO: DECISIVO L’AIUTO DI EMERGENCY
“Solo quando abbiamo potuto parlare con Daniele abbiamo capito che era finita”. E’ un Ezio Mauro provato ma visibilmente felice quello che parla in esclusiva a ‘Repubblica Tv’ della liberazione del giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo.
“Daniele è naturalmente emozionato e felice di parlare con la moglie – ha detto ancora il direttore del quotidiano -, che era nella mia stanza. E’ stato incatenato a lungo, lo hanno tenuto alle catene per diversi giorni. Quando gli hanno dato la notizia gli hanno detto: ‘Tra due ore’”.
“Sono state decisive sicuramente Gino Strada per questa parte finale – ha poi aggiunto Mauro -, perché senza Emergency sarebbe stato tutto molto più complicato; ma sono stati decisivi il presidente del Consiglio Prodi e il ministro degli Esteri D’Alema, soprattutto nel rappoto con il ministro degli Esteri Karzai, che probabilmente è riuscito a realizzare quelle condizioni che i talebani chiedevano”.
“Bisogna ringraziare il capo dell’Unità di crisi, Elisabetta Belloni, straordinaria per la tenuta, la competenza con cui ha guidato senza risparmio questa vicenda – ha poi sottolineato Mauro -. La moglie di Daniele è stato molto brava, l’abbiamo associata a tutti i passaggi, anche i più delicati. Abbiamo avuto la fortuna di partecipare da dentro a questa vicenda senza essere all’oscuro di quanto capitava. Adesso l’unica cosa che conta è che Daniele è tra di noi”.
GINO STRADA: “E’ UNA ROCCIA DURA”
''E' una roccia dura''. E' questo il commento a caldo di Gino Strada, fondatore di Emergency ai microfoni di Sky24, in merito alle condizioni di salute del giornalista Daniele Mastrogiacomo, liberato alle 13.40 ore italiane dopo circa due settimane di sequestro.
Strada ha riferito che il giornalista di ''Repubblica'' si trova all'ospedale della Ong a Lashkargah e che non è ricoverato. Si trova in buone condizioni di salute.
PRODI: PRESTO IL RIENTRO IN ITALIA
“Daniele Mastrogiacomo è in questo momento all’ospedale di Emergency. E’ in buona salute e mi aspetto che tra pochi giorni si possa riabbracciarlo”. Poche ma essenziali parole da parte del presidente del Consiglio Romano Prodi per annunciare ufficialmente la liberazione del reporter di ‘Repubblica’, rapito in Afghanistan 14 giorni fa.
“Si stanno approntando mezzi e modalità per organizzare il suo rientro in Italia – ha aggiunto Prodi -. Personalmente provo un senso di soddisfazione e vicinanza alla famiglia, alla moglie, ai fratelli e agli amici”.
“Una operazione che non è stata semplice” ha detto ancora Prodi ricordando anche il supporto del direttore di Repubblica, Ezio Mauro.
Fonte: Romagna Oggi