giovedì 19 aprile 2007

Maradona, la situazione si normalizza

Il medico dell'ex fuoriclasse, Alfredo Cahe annuncia la seconda fase della recupero ed annuncia una situazione migliore: ''E' più comunicativo e comincia ad accettare le cose, a prendere coscienza della gravità del suo stato. A partire a ora le cure si concentreranno soprattutto sulla sua dipendenza dall'alcol''

BUENOS AIRES - Diego Armando Maradona sta meglio, ma la via d'uscita dal tunnel sembra ancora lunga. Secondo quanto dichiarato dal medico personale dell'ex fuoriclasse, Alfredo Cahe, Maradona "sta prendendo coscienza della gravità del suo stato e la settimana prossima, lunedi o martedi, sarà trasferito in una clinica psichiatrica". Quindi, dopo il periodo trascorso nell'ospedale De los Arcos, a Buenos Aires, per una ricaduta dopo la cirrosi epatica che lo aveva costretto a passare 13 giorni in una clinica sempre della capitale argentina, Maradona si curerà nella clinica Abril dove ci sono medici di sua "fiducia", ha spiegato Cahe a Radio Uno.

Cahe ribadisce come lo stato di Maradona sia soddisfacente rispetto ai giorni passati. "Le analisi mostrano che lo stato di Diego si va lentamente normalizzando. Prima non aveva idea di dove lo stava portando l'alcol, ora invece è più comunicativo e comincia ad accettare le cose, a prendere coscienza della gravità del suo stato e lo stiamo convincendo ad andare in una clinica psichiatrica. E' chiaro che non si può persuaderlo in un giorno, ma a partire a ora le cure si concentreranno soprattutto sulla sua dipendenza dall'alcol".

Fonte: Kataweb Sport

Messi, il nuovo Maradona

Il talento argentino emula la prodezza di Diego al Mundial '86 e gli dedica il gol.

Come in Messico '86 - Di presunti nuovi Maradona il panorama mondiale, in particolare quello argentino, è stata sempre pieno: Ortega, Aimar, Saviola, Riquelme, solo per citarne alcuni. Ma di fronte a Leo Messi, talento mancino del Barcellona di presunto c'è ben poco. 19 anni e classe da vendere lo rendono davvero il possibile futuro erede del Pibe de Oro. Quanto accaduto ieri sera al 29' di Barcellona-Getafe (semifinale di Coppa del Rey) ne è la più chiara dimostrazione. Palla presa a centrocampo, avversari saltati come birilli, la rete che si gonfia ed applausi a scena aperta del Camp Nou. Per alcuni istanti la memoria è tornata indietro di vent'anni, a quell'Argentina-Inghilterra del mondiale messicano dove Maradona realizzò il gol più bello di tutti i tempi. Per la cronaca la partita è finita 5-2 per i "blaugrana"grazie a una doppietta proprio di Messi e alle reti di Xavi, Gudjohnsen ed Eto'o per i catalani, di Guiza e Nacho per i madrileni. Ritorno in programma il 9 maggio.



Dedica speciale - "Il mio gol è per Diego Armando Maradona e spero che si curi". Sono le parole di Lionel Messi, stella del Barcellona paragonato al Pibe de Oro. Ieri sera, nell'andata della semifinale di Coppa del Re vinta dalla squadra di Frank Rijkaard 5-2 contro il Getafe, la prima rete dell'argentino ha ricordato molto lo "storico" gol di Maradona ai Mondiali dell'86 contro l'Inghilterra. Spagna impazzita per l'eccezionale prodezza di quello che proprio Maradona aveva eletto suo successore nel corso del programma televisivo "La noche del 10". Oggi la stampa iberica esalta la prodezza del suo piccolo "Re". "Diego Armando Messi", "Diego Messi fa soffrire il Getafe", "Da che pianeta sei venuto?", "Si, è Maradona". Questi i titoli di Periodico de Catalunya, As, Marca, El Mundo. "Sono molto felice - spiega Messi- ma sono tranquillo. Forse la giocata è stata simile a quella del gol di Diego, ma ora dobbiamo andare avanti", minimizza l'argentino. "Non avevo in mente - continua - di andare in porta. Ho mirato Eto'o ma quando ho visto lo spazio ci ho provato". Entrato in area l'attaccante non ha tirato subito in porta ma ha prima smarcato il portiere: "Ho pensato di tirare prima ma non ho voluto rischiare l'intervento di un difensore. Sono molto felice e ringrazio Dio - conclude Messi - ma ora andiamo avanti".

Fonte: Sky Sport

Abu Mazen: il giornalista della Bbc e' vivo

Il giornalista della Bbc Alan Johnston, sequestrato dalle milizie palestinesi nella Striscia di Gaza, e' vivo: lo ha affermato il presidente palestinese Abu Mazen, citando fonti dei servizi segreti dell'Anp.

Papa Benedetto XVI ricevera' il presidente dell'Autorita' Nazionale Palestinese, Abu Mazen, il prossimo 24 aprile. L'udienza e' fissata per le 12:00 in Vaticano. Abu Mazen si trovera' quel giorno a Roma per incontri con le autorita' politiche italiane.

La notizia e' stata confermata da fonti ufficiali della Santa Sede. Si tratta del
secondo incontro tra Benedetto XVI e il presidente palestinese.
Abu Mazen fu ricevuto una prima volta in Vaticano il 3 dicembre 2005. In quell'occasione l'esponente dell'Anp invito' Ratzinger a "visitare Gerusalemme e tutti i luoghi santi" e gli dono' un passaporto emesso dall'Autorita' Nazionale Palestinese, come esortazione particolare a recarsi a Betlemme.

Fonte: RaiNews 24

Staminali: Mario Negri, Proteggono Da Ischemia Dopo Ictus

ROMA- Le cellule staminali proteggono dal danno causato da ischemia cerebrale, in seguito a ictus . E' questo il risultato di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori coordinato dalla dottoressa Maria Grazia De Simoni dell'Istituto Mario Negri di Milano in collaborazione con l'Istituto Neurologico Besta di Milano e con l'Universita' di Losanna. Lo studio e' stato pubblicato oggi sulla rivista scientifica PloS ONE.

''L'ictus - afferma De Simoni - provoca la morte di molte cellule nervose e le cellule staminali in teoria potrebbero sostituirle. Qualche studio ha mostrato che queste cellule possono essere efficaci, tuttavia molti problemi sul loro utilizzo e molte domande sul meccanismo con cui inducono protezione erano ancora senza risposta''. ''Il nostro studio - spiega ancora De Simoni - ha evidenziato un possibile meccanismo d'azione. Una volta introdotte nell'area cerebrale colpita da ischemia le cellule staminali inducono la produzione di fattori protettivi da parte del tessuto stesso''. ''Non e' quindi necessario, - prosegue - come e' stato in passato sostenuto, che le cellule staminali si trasformino in neuroni per proteggere dai danni dell'ischemia e restaurare le funzioni cerebrali. E' sufficiente la loro presenza nel tessuto cerebrale per provocare in questo una reazione protettiva''.

A tale reazione partecipano peraltro diverse cellule, tra cui la microglia, che tradizionalmente si riteneva avere solo un ruolo tossico e infiammatorio. ''Noi invece suggeriamo che la microglia abbia anche una funzione protettiva - afferma De Simoni - Dalle nostre ricerche emerge che queste cellule restano nel cervello solo per pochi giorni e poi vengono eliminate. Questo e' un aspetto fondamentale, vista la potenziale capacita' delle cellule staminali di trasformarsi in cellule tumorali''.

L'ictus e' la prima causa di invalidita' permanente e la terza causa di morte nei Paesi industrializzati. Nonostante i progressi recenti nella gestione dei pazienti ischemici (diagnosi precoce, trombolisi, creazione di stroke unit e riabilitazione), l'ictus rappresenta ancora un problema medico irrisolto.

Fonte: Yahoo Italia Notizie

Medicina Online. I navigatori alla ricerca di salute

I navigatori esplorano la Rete alla ricerca di informazioni di qualità, con la tendenza a preferire i siti specializzati. Secondo una ricerca condotta dall'Istituto di Ricerca privato Millward Brown su un campione di 800 internauti, tre su quattro interrogano Internet per ottenere informazioni sulla salute e il web finisce per diventare il «medico» preferito da chi naviga soprattutto per quanto riguarda le malattie meno gravi.

I dati raccolti mettono in rilievo che il 78% dei 20 milioni di navigatori del nostro paese ha cercato almeno una volta (ma la media è 4,4) nell’ultimo anno informazioni su malattie e farmaci. Rispetto all’utilizzatore «generico» del web, che è in prevalenza maschio, in questo campo sono leggermente di più le donne.

Il 66% degli intervistati ha dichiarato di usare Internet come fonte d’informazione sulla salute, mentre il 54% chiede al medico e il 53% si rivolge al farmacista (in media ogni intervistato ha dichiarato di utilizzare 2,7 fonti d’informazione). Crolla invece l’influenza della tv, indicata come fonte d’informazione solo dal 25% degli intervistati.

In testa alle malattie più "cliccate" ci sono i problemi relativi al peso e all’obesità(32%), seguiti dal mal di schiena (25%), dal mal di testa (23%) e dalle malattie stagionali. Al sesto posto si piazzano contraccezione e gravidanza. La classifica si inverte quando si parla di ricerche di informazioni sui farmaci: al primo posto malattie stagionali e mal di testa (18%), seguiti da peso e mal di schiena (15%).

Nel sondaggio è stato anche chiesto ai navigatori che tipo di siti viene visitato: ne è emersa una preferenza marcata per i siti specializzati rispetto a quelli «generalisti» e ai portali.

Fonte: La Stampa.it

Torino: donna aggredita da due rottweiler

I due cani sono saltati in strada da un furgone e hanno azzannato e ferito alle gambe una donna di 55 anni. Poi sono scappati

TORINO -
Il giorno dopo la tragica morte di Alessia, la bimba di 8 mesi, uccisa da due rottweiler, nel Torinese, si è verificata un'altra aggressione dello stesso tipo. Questa volta a essere assalita e ferita alle gambe è stata una donna di 55 anni, morsicata da due cani della stessa razza che poi sono scappati. L'episodio è avvenuto questa mattina a Borgaro Torinese, in via Lanzo.

La donna stava camminando per strada quando da un furgone sono improvvisamente saltati fuori i due animali che le si sono avventati addosso azzannandola alle gambe. La signora è riuscita fortunatamente a liberarsi facendo fuggire i cani che sono ora in giro liberi. Sulla vicenda sono al lavoro i carabinieri e gli agenti della polizia municipale.

Fonte: Corriere della Sera

Bagdad, giornata di sangue: 170 morti in 5 attentati

Colpiti i quartieri sciiti. Al Maliki: "Entro dicembre tutte le province sotto il controllo iracheno"


Bagdad – Quella di ieri è stata una giornata di sangue a Bagdad. Cinque attentati, avvenuti in diversi quartieri sciiti ad un breve intervallo l’uno dall’altro, hanno causato la morte di almeno 170 persone e ne hanno ferite alcune centinaia, anche se il bilancio è drammaticamente destinato a restare provvisorio, perché, secondo i soccorritori, sotto le macerie degli edifici crollati ci sarebbero ancora molti corpi. Attentati che avevano come obiettivo la popolazione civile, e, infatti, la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. “La strada è stata trasformata in una piscina di sangue”, sono state le parole del testimone di un attentato, Ahmed Hameed. Un altro testimone, citato dalla Reuters, ha dichiarato: “Ho visto decine di cadaveri . Alcune persone sono state bruciate vive all'interno di alcuni minibus dato che nessuno è stato in grado di soccorrerle dopo l'esplosione”.

Il più grave degli attentati, tutti causati dallo scoppio di alcune autobomba, è avvenuto nel mercato di Sadriya, un quartiere popolare della capitale, dove fonti della polizia parlano di “almeno 120 morti e 140 feriti”, ma anche in questo caso si tratta solo di un bilancio provvisorio. Poco prima nel quartiere di Karrada era saltato in aria un minibus carico d’esplosivo, che secondo il ministero dell’Interno avrebbe ucciso 10 persone e ne avrebbe ferite 12. Un’ora prima un kamikaze aveva guidato un’autobomba contro un posto di blocco della polizia all’ingresso del quartiere sciita di Sadr City. In questo caso, stando al bilancio fornito dalle forze di sicurezza locali, i morti sarebbero stati 30 (tra cui 5 agenti) e i feriti 45. Di 11 morti e 13 feriti è invece il bilancio dell’esplosione di un’auto posteggiata vicino ad un ospedale privato sempre nel quartiere di Karrada, mentre nella zona Risafi sono morte 4 persone e 6 sono rimaste ferite.

Nell’attentato di ieri al mercato di Sadriya hanno perso la vita anche alcuni operai che stavano lavorando alla ricostruzione di un edificio distrutto lo scorso 3 febbraio dall’esplosione di un camion-bomba che, nello stesso luogo di ieri, aveva causato la morte di 135 persone e il ferimento di altre 300, il maggior numero di vittime in una sola esplosione dall'inizio della guerra. Pochi giorni dopo era cominciata un’operazione antiterrorismo che vede la collaborazione di forze statunitensi ed irachene, per un totale di 90mila uomini, con l’obiettivo di ristabilire la sicurezza nel paese, per evitare lo scatenarsi di una vera e propria guerra civile. Se inizialmente le violenze erano diminuite, la la giornata di ieri è stata la più sanguinosa dall’adozione di queste misure.

Proprio ieri, in occasione del passaggio in mano alle autorità locali della provincia meridionale di Maysan, finora controllata dalle forze britanniche, il premier Nuri al Maliki aveva affermato, in un discorso letto dal consigliere per la sicurezza nazionale, Moaffaq al Rubei, che le autorità irachene hanno intenzione di assumere il controllo della sicurezza in tutto il paese entro la fine dell’anno. Maysan è la quarta delle 18 province irachene a tornare sotto il controllo di Bagdad dopo Al Muthanna, Dhi Qar e Najaf. Nel discorso si legge che il mese prossimo dovrebbe toccare alle tre province del Kurdistan, e inseguito a quelle di Serbala e Wassit, fino a giungere – entro dicembre – al passaggio di tutte le province in mano irachena.

Il leader radicale sciita Moqtada al Sadr continua intanto a fare pressione su al Maliki affinché fissi un calendario per il ritiro dei circa 150mila soldati statunitensi dispiegati nel paese. Per sostenere questa richiesta, lunedì sei ministri di al Sadr si sono dimessi dal governo. Il premier continua a ripetere che le truppe statunitensi lasceranno il paese quando le autorità di Bagdad saranno in grado di assumere la responsabilità della sicurezza in Iraq. Gli attentati di ieri da una parte dimostrano che le autorità sono ben lontane dall’avere il controllo della sicurezza, dall’altra potrebbero riaccendere le violenze interconfessionali e provocare una reazione da gruppi armati come quello guidato dallo stesso al Sadr, che può contare su decine di migliaia di fedeli ed è considerato da Washington l’ostacolo più grosso alla pacificazione del paese.

Fonte: La Voce d'Italia

Sette arbitri sospesi

Gianluca Paparesta, Paolo Bertini e altri cinque arbitri sono stati sospesi in via cautelare dal presidente dell'Aia Cesare Gussoni. Sospensione anche per i due assistenti Ambrosino e Baglioni

Sette arbitri e due guardalinee sono stati sospesi in via cautelare al termine delle indagini preliminari emesse dalla procura di Napoli, in quello che è stato definito il secondo filone di 'Calciopoli'.

Dopo aver incontrato sia il presidente della Figc Giancarlo Abete e che il capo dell'ufficio indagini Francesco Saverio Borrelli, il presidente dell'Aia Cesare Gussoni ha pertanto disposto ufficialmente la sospensione cautelare degli assistenti Marcello Ambrosino e Duccio Baglioni e degli arbitri Paolo Bertini, Stefano Cassarà, Antonio Dattilo, Marco Gabriele, Gianluca Paparesta, Tiziano Pieri e Salvatore Racalbuto e degli assistenti Duccio Baglioni e Marcello Ambrosino.

Tra gli arbitri solo tre sono ancora in attività, Bertini, Paparesta e Pieri, mentre per gli altri quattro, Dattilo, Cassarà, Gabriele e Racalbuto, che hanno già lasciato l'attività, ma sono ancora associati, la sospensione si riferisce ad ogni tipo di attività associativa.

"La decisione - ha spiegato Gussoni in conferenza stampa - é stata adottata alla luce degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari emessi dalla procura di Napoli. Avendo preso atto che in relazione ai suddetti associati sono elevate ipotesi accusatorie in relazione a delitti ho ritenuto che gli addebiti ascritti possano per loro natura arrecare pregiudizio all'immagine della Figc e dell'Aia, nonché alla credibilità delle funzioni affidate agli associati coinvolti".


Fonte: EuroSport -IT.com