giovedì 8 marzo 2007

Ecco il maialino con 2 bocche, 2 nasi e 3 occhi

I misteri della natura sono infiniti. Capita spesso che vengano al mondo animali molto particolari. Come il maialino nato qualche tempo fa in Cina che presenta la testa con due bocche, due nasi e tre occhi. L'insolito fatto, come riporta il giornale australaino Sydney Morning Herald, è accaduto nella provincia di Shannxi, nel nord-est del paese asiatico.

Ma la nascita dell'animale non è una novità assoluta nella terra della Grande muraglia. Nella provincia orientale di Fujian poco tempo fa era nato un altro maialino con due bocche e quattro occhi. Per questi animali si tratta di un periodo davvero particolare. Sono infatti al centro dell'attenzione di tutti i media visto che, secondo il calendario cinse, il Paese è entrato nell'anno del maiale.

Pubblicato su Tiscali.Animali

Ratzinger si oppose a presenza Bob Dylan a concerto con Wojtyla

Papa Benedetto si oppose alla partecipazione di Bob Dylan al concerto affollato di giovani alla presenza di Giovanni Paolo II in occasione del Congresso eucaristico di Bologna nel 1997, perché considerava la popstar il genere sbagliato di "profeta", scrive lo stesso Ratzinger nel suo nuovo libro uscito oggi.

Benedetto - cardinale all'epoca del concerto di Bologna - svela l'episodio in un libro di ricordi su Wojtyla, morto nel 2005: "Giovanni Paolo II . Il mio amato predecessore".

"C'era ragione di essere scettici - io lo ero e, in un certo senso, lo sono ancora - di dubitare se davvero fosse giusto far intervenire questo genere di 'profeti'", scrive il Pontefice, menzionando tra le star che presero parte al concerto davanti a 300.000 giovani solo Dylan, che cantò davanti a Giovanni Paolo "Knockin' on Heaven's Door", "A Hard Rain's A-Gonna Fall" contro la guerra e "Forever Young", una canzone sulla speranza e il coraggio.

"Ma come improvvisamente apparve invecchiato e povero il loro messaggio, quando il Papa mise da parte il foglio manoscritto che gli stava davanti e cominciò a parlare ai giovani con il cuore, a dire loro cose che, almeno a prima vista, non si ha il coraggio di dire: a parlare del significato dell'insuccesso, della rinuncia, dell'accettazione della sofferenza, della croce", prosegue il libro.

Pubblicato su Yahoo Notizie

Missioni militari, sì della Camera

Il provvedimento passa con una larghissima maggioranza bipartisan. Il provvedimento approda ora al Senato. Rossi e Turigliatto confermano il loro «no»
La Camera dei Deputati ha approvato con una larghissima maggioranza bipartisan il decreto legge di finanziamento delle missioni italiane all’estero per tutto il 2007. I voti favorevoli sono stati 524, i contrari 3, gli astenuti 19. Il decreto legge che finanzia le missioni in Libano, Afghanistan, Balcani, Hebron, Rafah, Cipro, Darfur, Congo decade il primo aprile. Il Senato dovrà quindi approvarlo entro la fine di marzo.

Il decreto legge stanzia anche soldi per l’addestramento delle forze armate irachene e per contribuire alla missione dell’Unione Africana in Somalia. Alcuni esponenti dell’ala più radicale di Rifondazione comunista oggi hanno votato contro. Al Senato la situazione potrebbe ripetersi. La Cdl confermerà a palazzo Madama il suo sì al decreto? Fini pensa che «se l’Unione non sarà autosufficiente al Senato, si aprirà un enorme problema politico». Il segretario di Rifondazione comunista, Franco Giordano, replica: «Io prediligo l’autosufficienza, ma la Costituzione è chiara: è ottenere la maggioranza su un testo che fa andare avanti il Governo. Il resto 158 voti, 157 o 160 sono stupidaggini». Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, afferma: «La sinistra fa come le cicale: alla Camera c’è l’estate, ma il loro inverno è al Senato, dove i voti dell’Unione non ci sono». Piero Fassino, segretario Ds, ritiene che «anche al Senato ci sarà un consenso larghissimo. L’amplissima maggioranza è positiva per i nostri soldati e per l’autorevolezza del nostro Paese». Il leader dell’Udc, Lorenzo Cesa, ribatte che «oggi c’è stata l’ennesima dimostrazione della divisione della maggioranza».

Al Senato la maggioranza conta 158 senatori eletti, compresi i dissidenti Turigliatto e Rossi, ma escludendo il Presidente Marini che per prassi non vota. I senatori di diritto e a vita Ciampi, Colombo, Levi Montalcini e Scalfaro hanno più volte votato a favore del Governo. Complessivamente i senatori sono 322 (Marini compreso). La Costituzione non prevede distinzioni fra il voto dei senatori eletti e quelli dei senatori di diritto e a vita. Anche in passato il voto dei senatori di diritto e a vita fu determinante in varie occasioni.

ROSSI E TURIGLIATTO CONFERMANO IL LORO «NO»
«Non ho cambiato idea, confermo che voterò no. A maggior ragione visto quello che sta accadendo». Il senatore Franco Turigliatto, espulso da Rifondazione comunista, annuncia al quotidiano online "Affaritaliani.it" che voterà contro la missione in Afghanistan quando il decreto arriverà a Palazzo Madama. Non cambia idea neanche l'altro senatore "ribelle" Fernando Rossi, ex Pdci: «Ci sono tutte le condizioni per votare contro. Ma se ricomincia la danza e va in scena un’altra commediola come l’altra volta, "se non ci sono i voti c’è la crisi e siamo tutti rovinati", allora esco dall’Aula. Ma altrimenti voto no».

Pubblicato su LaStampa.it

YouTube bloccato in Turchia

Un tribunale turco ha ordinato il blocco di YouTube, il noto sito internet di video-sharing, a causa di un filmato che offenderebbe il padre fondatore del Paese, Mustafa Kemal, noto come «Ataturk». Paul Doany, presidente di Turk Telecom, il più grande provider di telecomunicazioni turco, ha detto che la sua azienda ha immediatamente attuato il blocco.

«Non siamo nella posizione di dire se il video su YouTube fosse un insulto e se fosse giusto o sbagliato bloccarlo. È stata una decisione presa dal tribunale e noi ci siamo adeguati», ha detto Doany, il cui provider, ex monopolio di stato privatizzato nel 2005, viene utilizzato dalla maggioranza degli utenti turchi.

«L’accesso al sito è stato bloccato da un tribunale», questo il messaggio che appare a chi cerca di accedere alla pagina web del sito di video-sharing, attraverso Turk Tekecom. L’accesso può essere però effettuato tramite altri provider di rete. Il video in questione descriverebbe Ataturk e la popolazione turca come omossessuali. Insultare il padre fondatore della moderna Turchia è considerato un crimine punibile con la prigione.

Pubblicato su LaStampa.it

Napolitano: forte squilibrio tra uomini e donne "Solo poche pattuglie di elette in Parlamento"

Il quirinale ha celebrato la festa internazionale delle donne con una cerimonia. "Con questo 8 Marzo vogliamo chiamare le donne italiane a lavorare per la causa delle donne, per i loro diritti, per i loro progetti. Questa è la chiave che abbiamo scelto quest'anno", ha detto oggi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante la cerimonia nel corso della quale hanno preso la parola i ministri Barbara Pollastrini, Giuseppe Fioroni e Fabio Mussi.

Per il presidente c'è un problema costituzionale: troppe poche donne in Parlamento. E ha citato le parole dell'articolo 3 della Costituzione che chiede di "rimuovere gli ostacoli", quelli che "impediscono il pieno sviluppo della persona umana" senza distinzioni di sesso e di razza. E' il principio fondativo delle pari opportunità che richiama "questioni di libertà e di democrazia" e porta alla questione di riconoscere il ruolo delle donne nella società, nel lavoro e anche nella politica.

Per il capo dello Stato inoltre non denunciare le violenze in famiglia diventa un "errore fatale". ''Grave e intollerabile'' è poi il ''fenomeno delle violenze sulle donne''. Si tratta di ''violenze sessuali, fisiche, psicologiche'', ha aggiunto, richiamando ad ''un indispensabile impegno collettivo'' ma anche sottolineando la necessità di ''attrezzarci a combattere discriminazioni piccole e gravi, violenze minori e maggiori'' attraverso un ''robusto tessuto normativo''. Quello che serve - ha sottolineato ancora Napolitano - è un ''impegno fortissimo'', a iniziare dalla ''educazione'' e sin ''dai primi gradi del sistema di istruzione'', al ''rispetto della donna, alla cultura della non violenza, al principio della parita'''.

Nel nostro Parlamento, dice ancora il presidente, "ci sono solo pattuglie di elette". "La barriera che blocca l'accesso delle donne agli alti gradi, in Italia è ancora particolarmente robusto. Ci sono stati solo deboli segnali di miglioramento". Napolitano cita la crescita delle imprese a conduzione femminile, l'aumento dell'occupazione femminile, poi osserva: "ma lo squilibrio è ancora altissimo, uno dei più alti in Europa. L'occupazione femminile italiana è ancora ben lontana dall'obiettivo del 60 per cento previsto dal Consiglio di Lisbona del 2000 per l'anno 2010".

Non solo le donne italiane sono troppo poco occupate, ma quando lo sono fanno assai più fatica degli uomini ad avanzare in tutte le sfere di attività, dalle imprese private, alla pubblica amministrazione, alla politica, "come ben sanno le pattuglie, solo pattuglie, di elette nel nostro Parlamento". Le conseguenze sono la fuga dei cervelli femminili all'estero.

"E' bene che le donne occupino ruoli e mansioni tradizionalmente maschili, ma è bene pure che gli uomini occupino ruoli e mansioni tradizionalmente femminili". Giorgio Napoltiano mutua da "insigni femministe" l'idea con cui chiude il suo intervento alla cerimonia per l'8 marzo. "E' una buona cosa che più padri e più nonni si occupino dei figli e dei nipoti. Per mia esperienza so che i padri ne sono spesso troppo distolti, considerandosi magari giustificati. Sappiamo tutti che nessun servizio pubblico può garantire contro le molte emergenze che la combinazione tra vita familiare e vita lavorativa comporta", soprattutto dopo che la donna è entrata nel mondo del lavoro.

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Morto il bimbo nato prematuro dopo un aborto terapeutico

E' morto nella notte il piccolo che era sopravvissuto all'aborto terapeutico della madre effettuato venerdì scorso all'ospedale fiorentino di Careggi. Il piccolo, ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, sarebbe deceduto per complicazioni cardiocircolatorie.

La madre del bambino aveva deciso di intrapredere l'interruzione volontaria di gravidanza alla ventiduesima settimana di gestazione dopo che alcuni esami avevano segnalato una malformazione, un'atresia all'esofago, rivelatasi poi inesistente. Il piccolo era però sopravvissuto all'aborto, ed era stato rianimato.

Le sue condizioni erano state però definite "gravissime" dal direttore del dipartimento interaziendale materno-infantile Paolo Morello. Il bambino aveva un peso di 500 grammi e un'altezza di una ventina di centimetri. "Non ha la malformazione che era stata ipotizzata con le ecografie - aveva spiegato Morello - ma soffre di tutte quelle patologie di un neonato estremamente immaturo".

Pubblicato su Repubblica.it