Ex Ministro Ceceno chiede asilo politico a Prodi
ROMA - "Il primo messaggio che voglio inviare a Prodi è quello di concedermi asilo politico". E' quanto manda a dire al presidente del Consiglio Romano Prodi, Umar Khanbiev, ex ministro della Sanità ceceno da ieri a Roma, che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa alla Camera con Marco Pannella. Nelle stesse ore in cui il premier italiano incontra a Bari il presidente russo Vladimir Putin, Khanbiev denuncia il genocidio che si starebbe attuando in Cecenia e le gravi violazioni dei diritti umani che Mosca compie sistematicamente nell'indifferenza del mondo. I politici italiani - è la richiesta di Khanbiev -"devono dire la verità per quanto riguarda la situazione in Cecenia e in particolare la situazione dei diritti umani. Bisogna riconoscere che in Cecenia la Russia sta compiendo violazioni gravissime dei diritti umani e chiedere la 'punizione' di coloro che hanno commesso questi crimini," Non è il caso di abbracciare e baciare Putin,- ha detto l'esponente ceceno, che ha subito carcere e torture - ma si tratta, magari sorridendo, di "dirgli la verità, di chiedere la verità ".
"Dite la verità, raccontate la verità, chiamate assassini gli assassini. Solo così potete aiutarci. Questo è quello di cui abbiamo bisogno". E' l'appello lanciato da Umar Khanbiev, ex ministro della sanità ceceno da ieri in Italia per chiedere asilo politico, in una conferenza stampa organizzata alla Camera dal Partito radicale transnazionale. "Quella persona (Putin, ndr) che oggi viene accolta in Italia e in Europa come un democratico è lapersona che si può permettere di continuare un genocidio in tutto il Caucaso", ha denunciato Khanbiev parlando ai giornalisti e a numerosi parlamentari". "Per ordine di Mosca sono stati uccisi 250 mila ceceni - ha detto ancora Khanbiev - e non mi pare che nel mondo ci siano state grandi reazioni. In Cecenia continuano assassini, rapimenti, violazioni e nessuno è responsabile di nulla. La legge non esiste".
Fonte: ANSA.it
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