martedì 24 aprile 2007

Emergenza siccità al centro del prossimo Consiglio dei ministri

Il Governo è al lavoro sull’emergenza siccità. Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Enrico Letta al termine del Consiglio dei ministri. Oggi la riunione Protezione civile e Regioni, poi, nei prossimi giorni, il punto dell’unità di crisi (Protezione civile e ministeri Ambiente, Sviluppo economico e Agricoltura. Sarà il Consiglio dei ministri di venerdì 4 maggio a discutere la procedura per dichiarare lo stato di emergenza. Anche perché, osserva, in questo campo «la prevenzione é fondamentale». Di parere opposto il ministro per la Giustizia Clemente Mastella «C'é qualche esasperazione al riguardo - sottolinea il Guardasigilli - c'é un problema serio, ma nessuna emergenza: non é che siamo senz'acqua all'improvviso».
Il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraio Scanio ha sottolineato che oggi in Consiglio dei ministri si è svolta «una prima riflessione. Vogliamo che la task force istituita tra i ministeri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico e dell'Agricoltura definisca le modalità si un eventuale stato di emergenza che oggi riguarda l'agricoltura e in parte l'industria. Non ci sono ancora problemi per gli usi domestici».

Pecoraro Scanio ha aggiunto che «si sta lavorando in sede tecnica per affrontare il tema al prossimo Consiglio». La questione idrica, ha sottolineato il ministro, che oggi riguarda innanzitutto il settore agricolo e non coinvolge i consumi domestici, sarà comunque affrontata nella prossima Finanziaria «così come nella Finanziaria scorsa si é affrontato il tema dell'energia». L'augurio del ministro è che nella prossima Finanziaria «si faccia sull'acqua quello che quest'anno abbiamo fatto con l'energia».

Le misure riguarderenno il riciclo dell'acqua, i grandi depuratori, il risparmio idrico nell'edilizia, la messa in sicurezza degli acquedotti. «L'Italia ha consumi idrici tra i più alti pro capite - sottolinea Pecoraro Scanio - e il livello di dispersione é molto elevato». Si attendono dalla protezione civile dati ufficiali per definire la situazione reale.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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