giovedì 19 aprile 2007

Messi, il nuovo Maradona

Il talento argentino emula la prodezza di Diego al Mundial '86 e gli dedica il gol.

Come in Messico '86 - Di presunti nuovi Maradona il panorama mondiale, in particolare quello argentino, è stata sempre pieno: Ortega, Aimar, Saviola, Riquelme, solo per citarne alcuni. Ma di fronte a Leo Messi, talento mancino del Barcellona di presunto c'è ben poco. 19 anni e classe da vendere lo rendono davvero il possibile futuro erede del Pibe de Oro. Quanto accaduto ieri sera al 29' di Barcellona-Getafe (semifinale di Coppa del Rey) ne è la più chiara dimostrazione. Palla presa a centrocampo, avversari saltati come birilli, la rete che si gonfia ed applausi a scena aperta del Camp Nou. Per alcuni istanti la memoria è tornata indietro di vent'anni, a quell'Argentina-Inghilterra del mondiale messicano dove Maradona realizzò il gol più bello di tutti i tempi. Per la cronaca la partita è finita 5-2 per i "blaugrana"grazie a una doppietta proprio di Messi e alle reti di Xavi, Gudjohnsen ed Eto'o per i catalani, di Guiza e Nacho per i madrileni. Ritorno in programma il 9 maggio.



Dedica speciale - "Il mio gol è per Diego Armando Maradona e spero che si curi". Sono le parole di Lionel Messi, stella del Barcellona paragonato al Pibe de Oro. Ieri sera, nell'andata della semifinale di Coppa del Re vinta dalla squadra di Frank Rijkaard 5-2 contro il Getafe, la prima rete dell'argentino ha ricordato molto lo "storico" gol di Maradona ai Mondiali dell'86 contro l'Inghilterra. Spagna impazzita per l'eccezionale prodezza di quello che proprio Maradona aveva eletto suo successore nel corso del programma televisivo "La noche del 10". Oggi la stampa iberica esalta la prodezza del suo piccolo "Re". "Diego Armando Messi", "Diego Messi fa soffrire il Getafe", "Da che pianeta sei venuto?", "Si, è Maradona". Questi i titoli di Periodico de Catalunya, As, Marca, El Mundo. "Sono molto felice - spiega Messi- ma sono tranquillo. Forse la giocata è stata simile a quella del gol di Diego, ma ora dobbiamo andare avanti", minimizza l'argentino. "Non avevo in mente - continua - di andare in porta. Ho mirato Eto'o ma quando ho visto lo spazio ci ho provato". Entrato in area l'attaccante non ha tirato subito in porta ma ha prima smarcato il portiere: "Ho pensato di tirare prima ma non ho voluto rischiare l'intervento di un difensore. Sono molto felice e ringrazio Dio - conclude Messi - ma ora andiamo avanti".

Fonte: Sky Sport

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