Mastrogiacomo, talebani estendono a lunedì ultimatum
I talebani hanno fatto slittare di tre giorni l'ultimatum scaduto il quale minacciano di uccidere il giornalista di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo . Lo ha detto oggi un portavoce dei ribelli, mentre il premier Romano Prodi ha dichiarato di aver contattato il presidente afghano Hamid Karzai.
La notizia del prolungamento dell'ultimatum, che sarebbe scaduto ieri, giunge il giorno dopo l'appello italiano rivolto ai ribelli per avere più tempo a disposizione, mentre questi ultimi hanno annunciato di avere ucciso l'autista afghano che era stato sequestrato assieme a Mastrogiacomo.
"Estenderemo la scadenza di tre giorni a partire da venerdì", ha detto il mullah Hayatullah Khan a Reuters. "Aspetteremo la risposta alle nostre richieste".
Khan, che parlava ad un telefono satellitare da una zona segreta, ha detto che ci sono "contatti" per il rilascio di Mastrogiacomo, ma non ha fornito dettagli in merito.
Ha aggiunto che i ribelli hanno ucciso giovedì l'autista Sayed Agha, dopo che un tribunale talebano lo ha giudicato colpevole di spionaggio e ora deciderà della sorte di Mastrogiacomo e del suo interprete afghano.
PRODI: HO PARLATO OGGI CON KARZAI
Intanto il premier Romano Prodi da Palazzo Chigi ha detto che il governo segue costantemente la vicenda e che contattato di persona il presidente afghano Karzai.
"Stiamo lavorando .. il contatto è continuo... si lavora in perfetta armonia con intensità. Ho appena telefonato a Karzai che era di passaggio a Istanbul diretto a Duesseldorf, per seguire secondo per secondo quanto sta accadendo", ha dichiarato Prodi ai tg della Rai.
La missione Onu a Kabul ha lanciato un appello ai sequestratori affinché "mostrino la loro umanità", rilasciando il giornalista e i colleghi afghani.
"Mastrogiacomo è un giornalista molto conosciuto la cui simpatia per il popolo afghano è al di sopra di ogni dubbio", ha detto il portavoce dell'Onu in un comunicato.
"Attraverso i suoi reportage dalla regione nel corso di molti anni ha mostrato compassione per i poveri e i sofferenti, diffondendo la loro voce nel resto del mondo", si legge nella nota. "Non vediamo alcuna ragione per cui si possa sospettare di lui".
Mastrogiacomo è stato catturato con i due colleghi afghani nella provincia meridionale di Helmand, che è in preda all'anarchia, la scorsa settimana e i talebani hanno detto che ha confessato di essere una spia per conto delle truppe britanniche.
La Repubblica ha vigorosamente smentito questa accusa e detto che il suo giornalista, nato a Karachi, scrive per il quotidiano dal 1980 ed è arrivato come inviato in Afghanistan il 28 febbraio.
Mastrogiacomo è apparso in un video divulgato mercoledì scorso, in cui lancia un appello al governo italiano affinché si attivi per la sua liberazione. In un messaggio audio trasmesso giovedì dice che i suoi carcerieri lo avrebbero ucciso se le loro richieste non sarebbero state soddisfatte entro due giorni.
I talebani vogliono che l'Italia ritiri le sue truppe dall'Afghanistan e insistono anche sul rilascio di uno dei loro portavoce catturati lo scorso gennaio.
Fonte: Yahoo Notizie
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