sabato 17 marzo 2007

G8, grido d'allarme sulla biodiversità

Prima giornata del vertice dei ministri dell'Ambiente

I ministri dell'Ambiente del G8 e di cinque fra i più importanti Paesi in via di sviluppo hanno lanciato ieri a Potsdam un grido d'allarme sui pericoli crescenti che corre la biodiversità del Pianeta. Nella prima giornata di lavori, i rappresentati del G8 (Usa, Russia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Canada e Italia) più quelli di Cina, India, Brasile, Messico e Sudafrica si sono impegnati in un documento denominato "Iniziativa di Potsdam" a moltiplicare gli sforzi per evitare il più possibile conseguenze negative sulla biodiversità del Pianeta.

I 13 ministri dell'Ambiente si sono in particolare accordati sulla messa a punto di un rapporto relativo ai costi economici della distruzione della biodiversià, uno studio sul mo-dello di quello preparato dall'ex capo economista della Banca mondiale Nicholas Stern sulle conseguenze economiche del riscaldamento della Terra. È stato inoltre deciso di preparare un rapporto dettagliato sullo stato dell'annientamento di numerose specie di animali e piante.

I ministri si sono al tempo stesso impegnati a intensificare il lavoro scientifico sulla biodiversità, a sensibilizzare l'opinione pubblica e a lottare contro il commercio illegale di piante e animali. «Noi stiamo cancellando la banda dati della natura», ha detto ai giornalisti il ministro dell'ambiente tedesco Sigmar Gabriel (Spd), che ha presieduto i lavori. Gabriel ha sottolineato come ogni giorno 150 specie spariscano dal Pianeta, un fenomeno che minaccia le basi stesse della nostra economia: il 40% del commercio infatti è direttamente legato alle materie prime. A essere minacciate sono al tempo stesso, ha aggiunto Gabriel, la prosperità e la sicurezza sociale, mentre ne viene rafforzata la povertà.

Gli studi annunciati dovrebbero essere presentati al vertice del G8 in programma a inizio giugno a Heiligendamm, sulla costa tedesca del Mar Baltico. La riunione di Potsdam - dove oggi si parlerà di riscaldamento del clima - serve in effetti come preparazione al vertice dei capi di Stato e di governo del G8 in programma fra tre mesi. È importante poiché si tratta del primo confronto diretto dopo gli impegni assunti dall'Unione europea con le drastiche riduzioni nelle emissioni di gas serra.

Fonte: Corriere Canadese

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