Mezz'ora di sesso per il bene del cuore
Provocatoria campagna della British Heart Foundation: tra le attività fisiche utili per la salute non c'è solo la palestra
Trenta minuti di sesso al giorno tolgono il medico di torno.
La versione riveduta e corretta del proverbio caro alle nostre nonne è opera della British Heart Foundation che nei giorni scorsi ha lanciato la campagna «30 a day»: ovvero, l’esercizio fisico costante mezz’ora al giorno, cinque giorni a settimana, è il miglior antidoto per l’infarto e i disturbi cardiaci in genere. Il messaggio è rivolto in particolare alle persone over 50, protagoniste del provocatorio poster scelto dall’associazione per pubblicizzare l’iniziativa, dove si vede un uomo attempato e nudo (a parte cuffia di plastica e occhialini da sub) abbracciato a una coetanea in costume intero e vezzosa cuffietta da piscina.
La cosa importante è la costanza, che non deve però diventare monotonia sennò addio divertimento. In fondo, lo si fa per la salute.
Chi, però, preferisse metodi più tradizionali di movimento, può provare a seguire i consigli alternativi proposti dall’opuscolo distribuito per la campagna (le stesse pratiche si trovano anche sul sito ufficiale della fondazione) e sempre calibrati sulla mezz’ora quotidiana di moto. Qualche suggerimento? Scendere dall’autobus due fermate prima di quella stabilita e camminare fino alla destinazione fissata; se proprio si deve usare la macchina, cercare almeno di parcheggiare lontano dalla meta e raggiungerla poi a piedi; trasformare una banale telefonata in un esercizio di stretching, facendo piegamenti e allungamenti con la cornetta attaccata all’orecchio, o in una seduta di jogging casalingo, muovendosi per le stanze (indispensabile in questo caso il cordless) mentre si chiacchiera. Insomma, tutto fa movimento, anche se un incontro galante sotto le lenzuola permetterebbe di unite l’utile al dilettevole. Solo un paio di raccomandazioni: consultare comunque il proprio medico prima di intraprendere questo e altri tipi di training, per commisurarlo alle proprie condizioni cardiovascolari, e, non appena si dovesse avvertire un dolore sospetto al petto, durante «l'allenamento», calmare immediatamente i bollori e chiamar l’ambulanza, perché potrebbe non essere la passione a far mancare il fiato, bensì un principio di infarto.
Fonte: Corriere della Sera
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