venerdì 20 aprile 2007

Una proteina del sangue potrebbe bloccare l'HIV

La risposta alla lotta contro il virus dell’AIDS potrebbe essere dentro di noi . Non si tratta di un’introspezione new age, ma di una proteina contenuta nel sangue che riesce a bloccare l’infezione da HIV. Lo sostiene uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista Cell e condotto da Frank Kirchhoff e dal suo gruppo della University of Ulm in Germania.

La molecola, ribattezzata VIRIP, acronimo inglese che sta per peptide inibitore del virus, si lega alla glicoproteina di membrana gp41 che rappresenta, anche con la sua forma a punta, il secondo cuneo che il virus usa, a mo’ di ariete, per entrare nelle cellule; il primo è costituito da un’altra proteina di membrana chiamata gp120. Il VIRIP, una proteina costituita da 20 aminoacidi, si lega in maniera specifica al gp41 e ne impedisce l’azione.

I ricercatori tedeschi hanno isolato questa proteina dopo aver fatto uno screening tra campioni di sangue umano cercando quali sostanze endogene avessero la capacità di inibire il virus. Già da tempo, infatti, sia Kirchhoff che altri scienziati avevano dimostrato l’esistenza di inibitori naturali del ceppo HIV-1 del virus, che è localizzato prevalentemente in Europa e America (il ceppo HIV-2 si trova per lo più in Africa e Asia). L’intuizione che ci potessero essere inibitori naturali è stata, come spesso accade in medicina, frutto della serendipità, un misto cioè di casualità e capacità di interpretare il fenomeno scientifico osservato.

Bloccare l’azione di gp41 equivale a bloccare l’infezione del virus. I ricercatori, inoltre, hanno modificato la proteina VIRIP riuscendo a rendere la sua azione più efficace di un fattore 100; conoscere l’azione di questo peptide potrebbe portare allo sviluppo di una nuova classe di antiretrovirali e quindi a nuove terapie.

Fonte: Yahoo Notizie Italia

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