Ankara rimuove il filtro anti-YouTube
Dopo 48 ore di blocco e un'impressionante quantità di articoli su giornali e blog, Turk Telekom annuncia che è stata richiesta la rimozione del blocco
Aveva destato sensazione la decisione di un tribunale turco con cui è stato ordinato al principale operatore di telecomunicazione della Turchia, Turk Telekom, di filtrare YouTube ed impedirne così l'accesso, almeno ai propri clienti. Una decisione che però ora è stata cancellata.
Non è chiaro se la scelta di consentire nuovamente l'utilizzo del celebre portale di video sharing sia dovuta alla copertura mediatica della censura turca, ripresa un po' ovunque e stigmatizzata da tanti nell'Unione Europea nella quale Ankara vorrebbe entrare prossimamente. Ma, a leggere quanto riportato da AP la motivazione ufficiale è la rimozione da parte di YouTube del video contestato dalle autorità, un video nel quale, a detta dei magistrati, veniva offeso in modo intollerabile il padre della patria Mustafa Kemal Ataturk.
La censura ordinata nei giorni scorsi dalle autorità turche, presa di mira anche da Reporters sans frontières, non può però stupire chi conosce la sensibilità turca sul "fronte" Ataturk: nel paese già in passato offese, o comportamenti ritenuti offensivi, si sono tradotti in vistose azioni di censura, compresi processi e confische di giornali. Non è peraltro destinato a migliorare la reputazione della Turchia il fatto che, come riportano in tanti, sia stato considerato offensivo l'accostamento del nome di Ataturk all'aggettivo "gay".
Ciò che sorprende gli osservatori, ancora una volta, è che si ritenga di poter bloccare la disseminazione di un video che, sebbene bloccato su YouTube, è ormai divenuto popolare in mezzo mondo, proprio grazie alla censura, con la conseguenza che chi volesse trovarlo di certo non dovrebbe faticare molto. È invece curioso che cercando parole chiavi sensibili su YouTube, molti dei video potenzialmente "offensivi", come rileva Foreing Policy, sembrano essere stati rimpiazzati da video che celebrano l'immagine di Ataturk.
Fonte: Punto Informatico
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