Rai, stipendi troppo alti per i vip
La finanziaria prevede un tetto massimo
''La norma della finanziaria sui compensi è un tipo di regola che non limita i compensi di Sanremo soltanto ma l'intera attività dell'azienda''. Lo ha detto il direttore generale Claudio Cappon, parlando alla commissione di vigilanza Rai della norma della finanziaria su cui si eè scatenata la polemica a Sanremo. Il direttore generale ha spiegato che in realtà se ''per Sanremo un solo contratto, quello di un ospite internazionale è stato virtualmente coinvolto nella questione'', parlando di Jennifer Lopez, in realtà sono ''40-50 i soggetti che ogni anno superano questo limite che si aggira orientativamente intorno ai 250 mila euro''. Ed ha parlato di personaggi come ''Bruno Vespa, Piero Angela, Simona Ventura, Enzo Biagi e Carlo Conti ma anche di altri", ha spiegato Cappon, "che interessano tutte le figure professionali e le punte aziendali, dai conduttori agli autori, ai registi'
Per Cappon ''quello dei compensi di Sanremo è un caso esemplificativo dell'incertezza giuridica ed esistenziale nella quale la Rai si deve gestire''. Ha spiegato quindi che le ''regole del gioco non sono fissate dalla Rai, che deve interpretare al proprio meglio e a questo deve attenersi''. Tuttavia per il direttore generale ''è bene che nel fissarle si abbia la consapevolezza di quali saranno le conseguenze''. Quindi, se Sanremo è stato un caso isolato visto che il contratto di Baudo era stato firmato precedentemente alla Finanziaria, e quello della Hunziker fa parte di un contratto complessivo con la Ballandi, è vero anche che ''la Rai deve partecipare alle regole dell'industria dello spettacolo e tali paletti ridurrebbero l'ambito d'attività dell'azienda che dovrebbe cambiare la propria programmazione''.
Spiega Cappon che ''lo spirito di contenimento dei costi è pienamente condiviso dall'azienda che ha già operato significativi risparmi''. Questo anche nel caso specifico di Sanremo dove i costi sono stati ridotti di 944 mila euro rispetto agli anni precedenti e il Festival 2007 è costato 800 mila euro in meno rispetto a quello del 2006 nonostante l'aumento della convenzione con il Comune di 200 mila euro, e con risultati assolutamente positivi, secondo il direttore generale, sia per ascolti (è stato il secondo più visto negli ultimi cinque anni con 47% di share di media e 9.300.000 telespettatori in media), sia per introiti pubblicitari (ha raccolto 20 milioni di euro di introiti pubblicitari).
Fonte: TGCOM
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