sabato 3 marzo 2007

Telefonini, i costi di ricarica hanno le ore contate

Cinque marzo 2007. Una giornata storica per gli utenti della telefonia mobile che vedranno finalmente abbattuti i costi di ricarica. Il 5 marzo infatti è la data entro e non oltre la quale gli operatori dovranno adeguarsi al decreto legge 7/2007, che impone l'abolizione di questo balzello.

Una conquista davvero 'popolare' se si considera che è frutto di un'iniziativa promossa da un giovane studente in Scienze Politiche di Ischia, Andrea D'Ambra, 23 anni. La sua petizione lanciata in aprile per l'abolizione dei costi di ricarica è stata esaminata dalla Commissione Europea ed è finita sul blog di Beppe Grillo. Oltre 800mila i firmatari per dire no a un'anomalia tutta italiana.

E non è finita qui. 'Generazione Attiva', associazione nazionale in difesa dei Consumatori di cui D'Ambra è presidente, sta lavorando con uno staff legale per offrire ai propri iscritti la possibilità di ottenere il rimborso di tutti i costi di ricarica prelevati in questi anni.

''I riconoscimenti alla mia iniziativa sono stati bipartisan - dice D'Ambra a Ign, testata on line del Gruppo Adnkronos -. Non sono arrivati dai partiti ma da singoli parlamentari''. Nota dolente il ruolo svolto dalle associazioni di consumatori. ''Le ho contattate all'inizio: o non mi hanno risposto o mi hanno detto 'lasci stare', salvo poi cavalcare l'onda mediatica e tentare di attribuirsi la paternità dell'iniziativa''.

Intanto però qualcuno teme un aumento delle tariffe. Dall'Economia si sono affrettati a dire che il rischio non c'è, anzi potrebbe verificarsi una riduzione, alimentata dalla concorrenza.

Al momento non resta che godersi questa vittoria, di un giovane cittadino per tutti i cittadini. Simbolo di come con la tenacia e la volontà cambiare è possibile.

Pubblicato su Italy Global Nation

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