Russia: morto l'ex presidente Boris Eltsin
Fu presidente della Russia dal 1991 al 1999 quando lasciò la carica a Vladimir Putin
MOSCA - L'ex presidente Boris Eltsin è deceduto all'età di 76 anni per arresto cardiaco. Lo ha annunciato un portavoce del Cremlino. Eltsin soffriva da tempo di problemi cardiaci. Era nato il 1° febbraio 1931 presso Sverdlovsk, fu presidente della Russia dal 1991 al 31 dicembre 1999, quando lasciò la carica ad interim all'allora primo ministro Vladimir Putin.
PROTAGONISTA DEL CROLLO SOVIETICO - Eltsin fu tra i protagonisti del crollo dell'Unione sovietica. Da presidente del presidium del soviet supremo della Repubblica socialista federativa russa, nel giugno 1990 proclamò la sovranità della Russia (iniziando un conflitto di potere devastante con il Cremlino retto da Gorbaciov) e il 12 giugno dell'anno dopo con il 57% dei voti venne eletto presidente della Rep. russa. In agosto ci fu il tentativo di colpo di Stato degli apparati del Partito comunista sovietico con alcune frange militari, e la figura di Eltsin divenne di colpo famosa in tutto il mondo quando salì su un carro armato dei ribelli per arringare la folla davanti alla Casa Bianca (il Parlamento russo) ed evitare in questo modo un bagno di sangue. Alla fine del 1991 Michail Gorbaciov, ultimo presidente sovietico, rassegnò le dimissioni, venne ammainata dal Cremlino la bandiera rossa con la falce e il martello, e al suo posto venne alzata quella a strisce bianca, rosso e blu della Russia. Al posto di Gorbaciov, salì al potere Boris Eltsin che firmò il decreto di scioglimento dell'Unione sovietica.
CECENIA E ALCOL - All'inizio il suo potere fu molto contrastato, specie dal Parlamento. Da presidente Eltsin non esitò a inviare i carri armati a bombardarne la sede per rimettere i deputati sotto la sua autorità provocando decine di vittime. Fu Eltsin inoltre a iniziare nel 1994 la disastrosa guerra in Cecenia, fu riconfermato al potere nelle elezioni del 1996 sconfiggendo il candidato comunista Zhuganov. Nell'estate 1998 la Russia fu travolta da una disastrosa crisi economica, che Eltsin da presidente non seppe fronteggiare. Come non fu in grado di fronteggiare il saccheggio dell'industria e delle immense risorse naturali della Russia, che dopo la caduta dell'Unione sovietica caddero preda di rapaci speculatori, che in breve tempo si trasformarono in oligarchi plurimiliardari, in grado di condizionare la sua stessa presidenza. Da sempre «amante» dell'alcol, negli ultimi tempi al potere fu spesso trovato ubriaco in diverse occasioni pubbliche. Ebbe però il merito di trasformare un'immenso Paese sotto la dittatura comunista in una nazione in cui vigono, più o meno, regole democratiche e l'economia di mercato.
Fonte: Corriere della Sera
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