Al Qaeda voleva uccidere Blair davanti alla regina
Minacce terroristiche prima del Giubileo del 2002, rivela l'ex capo della polizia inglese Lord Stevens, che racconta: "Il premier era determinato ad andare avanti, comportamento ammirevole".
Il premier britannico Tony Blair ha sfidato le minacce di morte di Al Qaeda quando ha partecipato al Giubileo della Regina Elisabetta nel 2002.
A rivelare l'esistenza di un complotto della rete del terrore che fa capo a Osama bin Laden è stato Lord Stevens, l'allora capo di Scotland Yard, come riporta il quotidiano britannico 'Daily Telegraph'.
«C'è stata una minaccia contro il primo ministro nel periodo del Giubileo -ha detto Lord Stevens alla Bbc- Una minaccia di morte. E c'erano buone ragioni di ritenere che fosse una minaccia credibile». Nell'estate del 2002 le celebrazioni per i 50 anni di regno della sovrana prevedevano la parata e una festa sul 'Mall', alla presenza dell'intera famiglia reale.
«Naturalmente andai al numero 10 per parlare con il primo ministro delle sue apparizioni in pubblico», ha poi raccontato Lord Stevens riferendo della sua visita a Downing street per riferire a Blair dei rischi che correva.
Blair, racconta quindi Lord Stevens, «era assolutamente determinato ad andare avanti, a proseguire con le apparizioni pubbliche mi ha detto 'John, sono sicuro che farai tutto il necessario come hai sempre fatto in passatò».
Secondo l'ex capo di Scotland Yard, inoltre, hanno avuto un comportamento ammirevole sia Blair sia la moglie Cherie, anche lei informata della minaccia: tutti e due «hanno mostrato un grande coraggio personale», dice Lord Stevens.
Pubblicato su Quotidiano.net
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