Oscar, la notte di Scorsese
Già lo dicevo io, il favorito Martin Scorsese ha vinto l'Oscar come miglior regista.
Alla fine la notte della rivincita è arrivata.
E Martin Scorsese, commosso, non sa dire altro che: "Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie".
Non che ce ne fosse bisogno, per ottenere la consacrazione tra i grandi del cinema mondiale, ma per l'italoamericano che ha sfiorato per sette volte il prmio più ambito del cinema, il trionfo con The departed (quattro statuette, tra cui quella per il miglior film e la miglior regia) ha un sapore particolare.
Perché per Scorsese è stato il grande riscatto: "Tutti mi chiedevano quando avrei vinto un Oscar.
Me lo chiedevano in ascensore, me lo chiedeva il medico quando mi facevo le radiografie, me lo chiedevano per strada".
E, infine, rivolto al figlio di sette anni Francesco: "Ora puoi cominciare a saltare sul letto. Fai un sacco di casino in albergo". The Departed si è aggiudicato, oltre al premio per miglior film e regia, anche quelli per il montaggio e la sceneggiatura non originale. Un trionfo d'autore.
ATTORI
Tra gli altri oscar Forest Whitaker ha vinto quello come miglior attore, per L'ultimo re di Scozia mentre Helen Mirren ha accolto l'Oscar come miglior attrice per il suo ruolo in The Queen di Stephan Frears dove interpreta Elisabetta II. L'attrice che aveva già avuto due nomination è la seconda inglese a ricevere l'Oscar dopo Emma Thompson nel '93.
L'OMAGGIO A MORRICONE
Tutti in piedi al Kodak Theatre di Los Angeles, per Ennio Morricone. Mentre sugli scherm scorrevano le immagini dei più importanti film musicati dal maestro italiano e le sue note riempivano la sala, tutti i presenti gli hanno tributato un applauso così caldo e sincero che Morricone ha ceduto alla commozione.
In particolare quando ha dedicato, ringraziandola, la sua statuetta alla moglie: "Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama tanto e che io amo". Dopo un filmato e dopo aver ricevuto la prima standing ovation della serata, Morricone si è inchinato alla platea e ringraziando l'Academy ha detto: "Devo ringraziare tutti quelli che hanno consentito di concedermelo e anche i registi che mi hanno dato la loro fiducia".
A tradurre in inglese le sue parole l'uomo che dei temi musicali di Morricone è divenuto il volto: Clint Eastwood.
In 50 anni di carriera, il compositore italiano ha musicato circa 500 tra produzioni cinematografiche e televisive. A rendergli un particolare omaggio è stata Celine Dion che ha interpretato per lui I knew I loved you, scritta per "C'era una volta in America", ultimo film di Sergio Leone.
COSTUMI ITALIANI
Ma c'è anche un'altra statuetta italiana nella notte degli Oscar. La vince Milena Canonero, per i costumi di Maria Antonietta di Sofia Coppola. La Canonero ha definito "travolgente" il lavoro fatto al fianco di Sofia Coppola. "Eravamo perennemente in corsa contro il tempo e per la qualità e la quantità: per non parlare della necessità di contenere i costi, per questo a volte è stato stressante, ma Sofia era sempre disponibile e gentile e mi ha dato moltissimi input per dare concretezza a una visione che era molto poetica. Lei mi ha molto aiutato ad andare nella giusta direzione".
OSCAR AD AL GORE
"Una scomoda verita", di Davis Guggenheim, ha vinto l'Oscar come migliore documentario. Il documentario racconta la crociata lanciata dall'ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore per ammonire l'umanità sulla minaccia catastrofica del riscaldamento del pianeta provocato dalla emissione di gas a effetto serra. La statuetta è stata ritirata dal regista Davis Guggenheim, ma Gore è salito con lui sul palco ed ha preso brevemente la parola, per la seconda volta nel corso della serata degli Oscar, lanciando un appello per trovare i mezzi e la volontà di risolvere il problema.
In precedenza, assieme all'attore Leonardo DiCaprio, Gore aveva fatto un piccolo show pro-ecologia e finto anche un annuncio ufficiale della sua discesa in campo per la corsa alla Casa Bianca nel 2008.
Pubblicato su Panorama.it
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