martedì 13 marzo 2007

La Chiesa torni al canto gregoriano, esorta il Papa

Papa Benedetto XVI, che la scorsa settimana aveva detto al mondo di non curarsi molto di Bob Dylan, ha dichiarato oggi che vorrebbe un ritorno del canto gregoriano.

Il Pontefice tedesco, 79 anni, ha detto che i fedeli cattolici dovrebbero imparare di più dei canti tradizionali in latino dei monaci del Medioevo.

"Le preghiere più conosciute della tradizione della Chiesa dovrebbero essere recitate in latino, se è possibile e si dovrebbero cantare delle selezioni del canto gregoriano", ha affermato in un libretto di 140 pagine sulla messa, lamentando che il latino, linguaggio ufficiale della Chiesa, sia scomparso e chiedendo che i futuri preti studino l'antica lingua.

"Nè dovremmo dimenticare che al fedele si dovrebbe insegnare a recitare le più comuni preghiere in latino, ed a cantare parte della liturgia col canto gregoriano" ha scritto Papa Ratzinger.

Il Concilio Vaticano Secondo (1962-1965) aveva messo fine alla tradizione della messa in latino in favore delle lingue locali ed alcuni parroci avevano consentito di cantare canzoni durante la messa.

In Paesi come gli usa negli anni Sessanta e Settanta non era insolito sentire i fedeli cantare canzoni come "Blowin' in the Wind" di Dylan o "Bridge Over Troubled Water" di Simon & Garfunkel durante la Messa.

Il Papa, un appassionato di musica classica e sacra e un apprezzato pianista, si è decisamente opposto a questa tendenza.

"Sicuramente per quanto riguarda la liturgia, non possiamo dire che una canzone sia buona quanto un'altra . La generica improvvisazione o l'introduzione dei generi musicali che non rispettano il significato della liturgia dovrebbero essere evitati", ha spiegato il Pontefice.

La scorsa settimana il Papa aveva svelato in un nuovo libro che nel 1997 si era opposto alla partecipazione di Bob Dylan a un evento con i giovani con Papa Giovanni Paolo II perché considerava la pop star il tipo sbagliato di "profeta".

Fonte: Yahoo Notizie

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