martedì 20 marzo 2007

Mastrogiacomo oggi in Italia. Arrestato il mediatore di Emergency

E' atteso per oggi il rientro di Daniele Mastrogiacomo in Italia, l'inviato di Repubblica rilasciato ieri dai Talebani dopo 15 giorni di prigonia nel sud dell'Afghanistan. Intanto, è stato arrestato dai servizi afghani il 'mediatore' di Emergency, figura chiave nella liberazione del giornalista. Lo riferisce Peace Reporter sul suo sito precisando che si tratta di Rahmatullah Hanefi, 35 anni, capo del personale dell'ospedale di Emergency a Lashkargah, che ha contribuito significativamente nella trattativa che ha portato alla liberazione dell'inviato di Repubblica. L'uomo è ora detenuto e sotto interrogatorio nella sede della National Security di Lashkargah.

Gino Strada, fondatore di Emergency, ha subito chiesto il suo immediato rilascio al locale capo dei servizi e al governatore della provincia di Helmand. "E' una cosa grottesca e provocatoria - ha dichiarato il chirurgo - che chi ha maggiormente contribuito alla liberazione di Daniele si trovi oggi arrestato del governo afghano". Questa situazione, per altro, rischia di ritardare il trasferimento di Mastrogiacomo da Lashkargah a Kabul, che Emergency aveva in programma per questa mattina. Dell'arresto, riferisce ancora Peace Reporter, è stato immediatamente informato l'ambasciatore italiano a Kabul, Ettore Sequi, che si è subito messo in contatto con i vertici dei servizi afghani. "Mi hanno detto - ha riferito Sequi - che si tratta di una normale procedura per sentire una persona informata dei fatti nell'ambito dell'inchiesta che la magistratura afghana ha aperto sul caso Mastrogiacomo. Garantiscono che Hanefi verrà presto rilasciato. Hanno aggiunto - prosegue l'ambasciatore - che per lo stesso motivo anche l'inviato di Repubblica verrà sentito dalle autorità afghane al suo rientro in Italia".

Nel corso della mattinata, poi, circa un centinaio di persone hanno circondato l'edificio di Lashkargah che ospita il personale internazionale di Emergency. Lo riferisce sempre il sito 'Peace Reporter'. Volevano notizie sulla sorte dei due ostaggi afgani rapiti assieme al giornalista italiano: Sayed Agha, l'autista di Daniele ucciso dai Talebani venerdì scorso, e Ajmal Naskhbandi, l'interprete che è stato liberato ma non consegnato a Emergency. Protestavano contro il governo del presidente afghano Hamid Karzai, accusato di non aver fatto abbastanza per loro. Dopo circa un'ora, la folla si è dispersa e la situazione è tornata tranquilla.

Fonte: Yahoo News

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