La Festa dei lavoratori riparte da Torino
Il corteo nazionale nella città che ha battuto la crisi
TORINO - Qui, dove una città ha battuto la crisi della sua industria, arriva quest’anno, dopo 13 di assenza, il Primo Maggio nazionale con lo slogan, voluto da Cgil, Cisl, Uil, «L’Italia riparte dal lavoro». Alle 9,30 in punto partirà il corteo da piazza Vittorio per arrivare in piazza San Carlo a un’ora decente e dare la parola ai segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Epifani, Bonanni e Angeletti trasmessi in diretta tv. Prima di loro parlerà un operaio della Bertone da mesi in crisi e il sindaco Chiamparino.
Sarà la solita, numerosa, allegra kermesse di lavoratori e famiglie (sono previste 30 mila persone), ma sarà anche il primo appuntamento pubblico del nascente partito democratico. Sfileranno insieme Ds e Margherita, ma inevitabile sarà il magone. Quello classico che ci si porta dietro ogni volta che per strada qualcuno lascia il partito dove ha militato per una vita. I politici, quelli di sinistra, saranno presenti in massa. Ci sarà Bertinotti che l’anno scorso da fresco presidente della Camera era la star della sfilata, ci saranno Fassino e Damiano, Ferrero e Ortolano, Salvi e Giordano.
Ma il sindacato si tiene fuori dalla mischia politica e propone una festa di massa organizzata alla perfezione con l’arrivo di 50 pullman dal resto del Piemonte e delegazioni da ogni parte del Paese. Non mancherà nulla. Ci saranno decine di sindaci, centinaia di gonfaloni, bambini a simboleggiare il futuro, bande a rallegrare il corteo, stranieri, donne, associazioni di volontariato, partiti, studenti. In coda, come sempre, gli antagonisti compresi gli anarchici che poi andranno a pranzo in corso Palermo a 15 euro.
Non mancano quelli che ogni anno aderiscono: la Gioc sempre colorata e numerosa, Ascom e Confesercenti, Legacoop e Acli. Quest’anno l’associazione cattolica ha deciso di sfilare con i carrelli della spesa vuoti contro la precarietà del lavoro.
Sarà una festa - organizzata con il contributo di Regione, Provincia, Comune - ma per un minuto tutto si fermerà nel silenzio per ricordare i morti sul lavoro, già 300 in questi primi mesi dell’anno. I segretari confederali torinesi, Donata Canta, Nanni Tosco, Giorgio Rossetto, non vogliono però che si dimentichi che la crisi è passata, ma ha lasciato molti feriti. Non è un caso che la cassa integrazione ordinaria sia calata in un anno di 10 milioni di ore, ma sia salita di 5 quella straordinaria, tipica delle imprese che sono in guai seri. E per 7 mila lavoratori scadrà la cassa nel corso di quest’anno. E poi ci sono i temi legati ai bassi salari - i più bassi in Europa - ai contratti scaduti e non rinnovati - sarà presente il presidente della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi - alla precarietà.
La festa della musica durerà 24 ore. Il sindacato ha messo a punto un programma che va dal concerto sinfonico previsto per questa sera con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in piazza San Carlo libero a tutti, per proseguire con le bande musicali piemontesi fino all’Orchestra di piazza Vittorio.
E ha pensato che i partecipanti non torinesi potrebbero voler vedere un po’ di città: il Comune regala pass per i musei civici, mentre tutti tutti avranno un elenco di ristoranti convenzionati con menù a prezzo fisso. E da Torino si potrà spedire la cartolina con la foto del Primo Maggio del ‘48 e l’annullo filatelico del Primo Maggio.
Fonte: La Stampa.it
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