lunedì 30 aprile 2007

Tumori, aumentano le prospettive di sopravvivenza

I tumori hanno un forte impatto sulla società, basti considerare che il cancro, nelle sue diverse forme, rappresenta la seconda causa di morte in Europa. Se però si osservano i dati relativi agli ultimi anni, queste patologie cronico degenerative spaventano di meno rispetto a qualche tempo fa in quanto le probabilità di sopravvivenza sono aumentate.

In una monografia curata da Stefano Rosso, del Centro di prevenzione oncologica di Torino, pubblicata sulla rivista "Epidemiologia e prevenzione" (n. 1, vol. 31, 2007), partendo da alcuni dati ottenuti grazie all'Associazione italiana registri tumori (Airt), è stata esaminata la situazione della sopravvivenza ai tumori in Italia. Il quadro generale del nostro paese è abbastanza buono, i risultati mostrano che oggi in Italia la sopravvivenza relativa standardizzata a cinque anni dalla diagnosi è del 45,7 per cento negli uomini e del 57,5 per cento nelle donne, per tutti i tumori esclusi i carcinomi della cute. Purtroppo però si devono evidenziare alcune note dolenti, se ci si ammala nelle regioni Meridionali, ad una prima analisi, le probabilità di sopravvivenza sono inferiori del 10 per cento.

Rispetto al 1985, oggi, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi ha registrato un incremento del 15 per cento, ma non solo, sono aumentati anche i casi di sopravvivenza a dieci anni, il miglioramento è stato di quasi il 6 per cento. La maggiore sopravvivenza è attribuita alla accresciuta disponibilità di terapie efficaci e alla diffusione dei programmi di screening.

Enrico Garaci, attuale presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, ha commentato il dato negativo riguardante il Sud Italia spiegando che è necessaria cautela nell'analizzare questi numeri in quanto il campione preso come riferimento nelle regioni meridionali è comunque numericamente inferiore rispetto a quello considerato nel nord sulla base dei registri dei tumori.

La media dei dati italiani è risultata comunque in linea con quella degli altri Stati europei, gli esperti evidenzino però che non siamo ancora ai livelli degli Stati Uniti. Inoltre, non tutti i tumori presentano le stesse percentuali di sopravvivenza, questa dipende in modo significativo dal tipo di neoplasia.

Quali sono i tumori più mortali ?

Fra i tumori più mortali possiamo trovare: tumore dell'encefalo (18,9 per cento per gli uomini e 20,4 per cento per le donne), tumore del polmone (11,9 per cento per gli uomini e 15,3 per cento per le donne), tumori delle vie biliari (13,7 per cento), i tumori dell'esofago (11,5 per cento), i tumori del fegato (10,5 per cento per gli uomini e 11,6 per cento per le donne), i mesoteliomi (8,2 per cento) e i tumori del pancreas (5,1 per cento per gli uomini e 7,8 per cento per le donne).

Quali sono i tumori che presentano le prospettive di sopravvivenza migliori ?

Le forme tumorali che presentano le prospettive di sopravvivenza migliori sono: tumori al labbro (89,5 per cento), tumori del testicolo (88,1 per cento), i melanomi della pelle (79 per cento per gli uomini e 87 per cento per le donne), i tumori della tiroide (79,1 per cento per gli uomini e 88,1 per cento per le donne), tumori della mammella (82,6 per cento), i linfomi di Hodgkin (80 per cento), tumori della prostata (78,5 per cento) e del corpo dell'utero (75,9 per cento).

Fonte: Universo On Line

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