Il 97% dei giovani sogna un lavoro all'estero
Le motivazioni: curiosità verso altre culture, contesti professionali diversi e maggiori prospettive di carriera e di guadagno.
Le motivazioni principali che spingono i giovani a desiderare un lavoro all’estero sono la curiosità verso altre culture, contesti professionali diversi e le maggiori prospettive di carriera e di guadagno. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato da www.sportellostage.it.
Il sondaggio è stato condotto su un campione di 170 giovani. Oltre il 97% si dichiara interessato a un’esperienza oltre confine, tuttavia, l’80% afferma di avere difficoltà a scegliere il percorso giusto e capire come e dove trovare le informazioni per effettuare una scelta consapevole. Proprio per orientare i giovani alla ricerca di un lavoro all’estero ACTL ha pubblicato il volume ’Studiare e lavorare all’estero. Guida pratica per universitari e neolaureatì. Gli autori sono Paolo Magri, Direttore dell’Ispi (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale) e Gian Battista Rosa, Responsabile delle politiche del personale di uno dei maggiori gruppi industriali italiani.
Dei giovani che hanno partecipato al sondaggio, il 65,60 % ha espresso un ’forte interessè verso un’esperienza di lavoro all’estero, il 31,65% si dichiara ’abbastanza interessatò, mentre solo il 2,76% dei ragazzi afferma di essere poco o per nulla attratto da questa prospettiva. Quali le motivazioni di chi è interessato a un lavoro all’estero? Come ragioni principali sono state indicate una forte curiosità per altre culture e contesti professionali diversi (30,57%), e la possibilità di avere, fuori dai confini nazionali, maggiori opportunità di carriera e guadagno (28,66%). La voglia di ’avventurà e l’idea di affrontare una sfida personale motivano il 22,61% dei giovani; il 15,61% andrebbe all’estero per trovare strutture, know how e servizi più qualificati rispetto all’Italia, mentre il 2,55% dei ragazzi farebbe un’esperienza internazionale per essere nel cuore della globalizzazione.
Tra le ragioni del "no" spicca la scarsa conoscenza delle lingue straniere (40%), seguono l’idea che andare all’estero sia troppo complicato (22%), nonchè troppo costoso (22%) o un generale disinteresse (22%). Per quanto riguarda le destinazioni, il 69,02% dei partecipanti al sondaggio sceglie i Paesi Europei, seguono gli Usa con il 18,48% delle risposte, la Cina e l’Estremo Oriente (8,15%) e i paesi del terzo mondo (4,35%).
Pubblicato su LaStampa.it
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