venerdì 16 marzo 2007

Il porno vietato in tv anche durante la notte

Via il porno dallo schermo. Senza più zone franche: non sarà più possibile trasmettere immagini hard nemmeno di notte. Così ha stabilito l’Autorità per la Garanzie nelle Comunicazioni. Un divieto totale: vale per tutte le emittenti, sia pubbliche che private, nazionali e locali, sia che operino su frequenze terrestri o via satellite oppure via cavo.

FASCIA PROTETTA — Praticamente nasce una fascia protetta ininterrotta, 24 ore su 24. Dalla quale dovrà essere bandito tutto ciò che contenga «immagini pornografiche che prevedono la descrizione, l’illustrazione o la rappresentazione visiva e/o verbale di soggetti erotici e di atti o attività attinenti alla sfera sessuale che risultino offensivi del pudore». Finora l’unico divieto vero era quello di mandare in onda film vietati ai 18. Con questa delibera invece l’Agcom, che ha tra i compiti quella di tutelare il rispetto della dignità umana, cancella completamente il porno dalla tv. Con una sola eccezione: per i programmi ad accesso condizionato, ovvero criptato, e che siano protetti da un sistema di parental control con cui i genitori possono bloccare l’accesso ai minori.

GAZZETTA UFFICIALE — Le disposizioni entreranno in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione su Gazzetta Ufficiale. Perciò il Garante raccomanda a tutte le emittenti di uniformarsi alle nuove regole. Per i trasgressori le multe sono pesanti: dai 5.164 ai 51.646 euro. Senza bisogno di diffida: riscontrata la violazione, la sanzione è immediata.

I DIVIETI — Nel black out delle luci rosse rientrano tutte le chat line erotiche che da mezzanotte in poi costituiscono il palinsesto di molte tv locali che con questi introiti si finanziano. Vietati i filmati spinti con cui si pubblicizzano linee erotiche, proibite le conversazioni hot in diretta in cui si è specializzata ad esempio la Diva Futura.Come del resto aveva stabilito anche la Cassazione proprio pochi giorni fa. Destinate a scomparire tutte quelle signorine (e ultimamente anche qualche maschio) quasi sempre nude che, con musiche d’atmosfera e sceneggiature adeguate, suggeriscono al telespettatore quale numero chiamare (in genere un estero 99) a seconda del tipo di fantasia preferito: casalinghe agitate, dominatrici, terzetti e tutto il classico campionario apprezzato da oltre un milione di teleutenti. Dalla censura non scappa nulla. Lo stop al porno riguarda non solo quel che si vede ma anche quello che si sente. Pure un sonoro «eloquente» d’ora in poi sarà fuorilegge.

Fonte: Corriere della Sera

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