Bush punta a riconquistare la fiducia dell'America Latina
Un viaggio teso a riconquistare la fiducia dei paesi latino-americani, e a dimostrare anche al presidente venezuelano Hugo Chavez che gli Stati Uniti sono pronti a tendere la mano a queste popolazioni, che sono alle prese con un tasso di povertà ancora molto elevato. È l’obiettivo che ha in mente il presidente Usa George W. Bush, che si prepara a partire dopodomani per un tour che toccherà cinque paesi: la prima tappa sarà San Paolo, in Brasile. Successivamente, l’inquilino della Casa Bianca si recherà in Uruguay, Colombia, Guatemala e Messico, rimanendo nella regione per una settimana.
«La classe povera dei lavoratori dell’America Latina ha bisogno di un cambiamento - ha detto il presidente, in occasione di un discorso che ha tenuto ieri presso lo United States Hispanic Chamber of Commerce di Washington -nonostante i progressi compiuti, decine di milioni di persone del nostro emisfero sono imprigionate infatti in condizioni di povertà e sono tagliate fuori dalle promesse del nuovo secolo».
Stephen Hadley, consigliere alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha precisato poi che il tour ha l’obiettivo di rafforzare le economie e le democrazie di questa area del globo. Nel suo discorso, Bush ha ribadito infatti che le condizioni dell’America Latina sono migliorate grazie all’espansione del commercio, alla democrazia e agli scambi culturali tra i paesi.
Il presidente ha già reso noto che invierà alcuni medicinali e prodotti per l’assistenza medica, tramite le navi della Marina Militare, in 12 nazioni dell’America Latina e dei Caraibi; lo scopo è quello di curare 85.000 pazienti e dotare le strutture mediche di quelle apparecchiature che sono necessarie in almeno 1.500 operazioni.
Bush ha proposto anche di lanciare un programma di 75 milioni di dollari che possa permettere ai giovani dell’America Latina di studiare la lingua inglese negli Stati Uniti, e che sia teso a garantire un finanziamento di 100 milioni di dollari per erogare mutui alle famiglie che vivono nel paese.
Per il presidente americano, tuttavia, riuscire a conquistare la simpatia delle popolazioni latino-americane non sarà un compito affatto semplice.
Stando ai risultati di un sondaggio che è stato condotto da John Zogby, molti residenti dell’America Latina ritengono infatti che Bush abbia ignorato la regione almeno da quando si sono verificati gli attacchi dell’11 settembre del 2001: il presidente avrebbe di fatto concentrato i suoi sforzi molto più sulla guerra al terrorismo globale che non sulle necessità delle comunità più povere.
«C’è l’impressione secondo cui gli Stati Uniti sono così concentrati sulle altre aree del mondo, che è come se l’America Latina fosse scomparsa dallo schermo del radar», ha detto John Zogby, che ha messo a punto il sondaggio.
Quasi il 25% dei latino-americani vive infatti con meno di due dollari al giorno, stando alle parole proferite dallo stesso Bush.
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