mercoledì 7 marzo 2007

Talebani: "Mastrogiacomo ha confessato di essere una spia"

L'inviato di Repubblica Daniele Mastrogiacomo è nelle mani dei talebani e ha "ammesso" di essere una "spia al servizio dei britannici". E' quanto afferma il mullah Dadullah, comandante talebano delle province sudoccidentali, in una registrazione audio che gli viene attribuita, pervenuta oggi all'agenzia France Presse.
"Le persone arrestate sono Daniele, figlio di Mario (...) che risiede in Italia (...) e Ajmal e Ghulam Haidar, che abitano a Kabul" dichiara la voce dell'uomo sul nastro, presentata come quella del mullah Dadullah nella registrazione trasmessa per posta a un giornalista dell'Afp a Peshawar, in Pakistan, attraverso una fonte conosciuta per essere vicina ai talebani.

"Spiavano per conto dei britannici con la copertura dell'attività di giornalisti. Hanno ammesso che i britannici avevano detto loro di intervistare dei talebani con l'obiettivo di conoscere il luogo dove si trovavano e poi poterli bombardare" dice ancora il mullah Dadullah.

IL ROS
Il carabinieri del Ros sono a Kabul da tempo su disposizione della Procura di Roma per indagare sulle diverse vicende che hanno coinvolto il nostro Paese. Ultimo 'incarico' è quello di seguire da vicino le indagini sul sequestro del giornalista del quotidiano La Repubblica Daniele Mastrogiacomo. Gli investigatori dell'Arma hanno già sviluppato contatti con la polizia locale sin dai tempi del rapimento di Clementina Cantoni, operatrice di Care International e di Gabriele Torsello, il fotografo free lance di origine pugliese.Gli uomini del Ros invieranno a breve un primo rapporto al capo del pool Antiterrorismo, il Pm Franco Ionta. Il magistrato ha delegato anche la Digos della polizia, oltre ai carabinieri, di monitorare i diversi siti web che sono soliti trasmettere i messaggi dei gruppi autori dei sequestri.

LA MANIFESTAZIONE
Manifestazione, domani alle 12,30 in Piazza del Campidoglio, per chiede la liberazione di Daniele Mastrogiacomo. L'iniziativa è dell'amministrazione capitolina in sinergia con l'Associazione Stampa romana. Durante la manifestazione sarà esposta in piazza la gigantografia del giornalista, come già avvenuto in circostanze analoghe.

La decisione della manifestazione si deve alla sinergia fra il sindaco di Roma, Walter Veltroni e la segretaria dell'Associazione Stampa Romana, Silvia Garambois. Domani in piazza ci sarà anche il direttore di «Repubblica», Ezio Mauro e il segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi.Particolarmente significativa sarà anche la presenza della principessa Fatima Zaher, primo Consigliere dell'Ambasciata afghana in Italia e di Qorbanali Esmaeli, presidente della Comunità afghana nel nostro Paese.

Alla manifestazione, che vuole essere anche un appello per la pace in Afghanistan, parteciperanno anche rappresentanti delle istituzioni (hanno già confermato la presenza, tra gli altri, il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e Rosa Calipari), e giornaliste inviate in scenari di guerra come Daniela Binello e Tiziana Ferrario. Al termine della manifestazione in Campidoglio, verso le ore 13,30 circa, per i giornalisti è confermato l'appuntamento in Piazza della Torretta, presso l'Associazione stampa Romana dove la giornata proseguirà, insieme a numerosi rappresentanti della comunità afghana, con la proiezione di reportage sull'Afghanistan, dedicati in particolare alle donne, nella ricorrenza dell'8 marzo.

Tra l'altro sarà proposto il video-reportage di Daniela Binello, "Ultime della classe", otto minuti 'rubati' nel reparto maternità dell'ospedale di Herat, dove si muore ancora di parto, e la testimonianza di Tiziana Ferrario, autrice di "Il vento di Kabul", un viaggio per capire perchè la pace e la stabilità siano ancora così lontane nella terra che ha ospitato Osama Bin Laden e i campi di addestramento di Al Qaeda.

Pubblicato su Quotidiano.net

Nessun commento: