mercoledì 13 giugno 2007

A Palermo ucciso boss mafioso

Aveva appena firmato il registro dei sorveglianti speciali, presso il commissariato di zona, poi è stato colpito al torace da quattro colpi di pistola. È stato ucciso così Nicolò Ingarao, 46 anni, boss mafioso e reggente del mandamento di Porta Nuova.

Ingarao come ogni mattina aveva firmato il registro dei sorvegliati speciali. Erano le nove. Qualcuno sapeva di questa "abitudine" e ha aspettato l'uomo in via Pietro Geremia, una strada molto trafficata del quartiere della Noce. Come detto quattro colpi di pistola hanno segnato la fine del boss, che non è morto subito, ma è spirato in ambulanza dopo un tentativo di rianimazione.

Nicolò Ingarao era ai vertici di Cosa Nostra. Un capocosca che comandava il territorio di Porta Nuova.

Lo scorso febbraio era stato condannato a nove anni di carcere per associazione mafiosa e il suo nome era stato pronunciato più volte come "boss emergente" da diversi collaboratori di giustizia.

Fonte: Tifeo Web

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Woody Allen a Barcellona per il nuovo film

Le riprese del suo prossimo film inizieranno solo a luglio a Barcellona e nelle Asturie, ma Woody Allen è già arrivato in Spagna, accompagnato dalla moglie Soon Yi e dalle due figlie, Bechet e Manzie, che la coppia ha adottato dopo il matrimonio del 1997 a Venezia.

Protagoniste della commedia 'Mezzanotte a Barcellona', saranno Scarlett Johansson, nuova musa del regista dopo 'Match Point' e la spagnola Penelope Cruz. Ad interpretare l'uomo, capace di vivere tre storie in contemporanea con tre donne diverse, Allen ha chiamato Javier Bardem, Coppa Volpi per il tetraplegico Ramon di 'Mare dentro' del regista Alejandro Amenàbar. Fitta l'agenda di Allen per questi giorni spagnoli. Giovedì prossimo al regista americano verrà consegnata una laurea "honoris causa" dall'università Pompeu Fabra della capitale della Catalogna, come riconoscimento del lavoro svolto in campo cinematografico. Mentre lunedì 18 giugno il regista è atteso ad Aviles, nelle Asturie, per il lancio del suo ultimo film, "Cassandra's dream" con Collin Farrel e Ewan McGregor.

Fonte: Yahoo Notizie Italia

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Anti-pirateria: leggi buone, ma mal applicate

In preparazione un pacchetto di emendamenti per un'attuazione più rigorosa delle misure anti-contraffazione

«E'in preparazione un pacchetto di emendamenti a leggi già vigenti in tema di difesa del diritto d’autore e contrasto della pirateria, che il governo vorrebbe portare al consiglio dei ministri entro l’estate». Lo ha affermato Giovanni Kessler, Alto Commissario per la Lotta alla Contraffazione ieri mattina al convegno organizzato da Bsa Italia (Business Aoftware Alliance) e Il Sole24Ore, «Le imprese davanti alle lusinghe della pirateria informatica - linee guida per la governance», a Milano.

Kessler ha spiegato che questi emendamenti tendono a migliorare l’attuazione delle misure preventive e repressive vigenti in materia di anticontraffazione e antipirateria. Secondo Kessler l’Italia ha una delle migliori legislazioni al mondo su questa materia, ma difetta nell’applicazione concreta. L’Alto Commissario per la Lotta alla Contraffazione ha annunciato che è attivo un tavolo di lavoro con esponenti del parlamento, delle imprese, dei consumatori e del governo, rappresentato dal ministro Bersani, che sta preparando il terreno per questo pacchetto di emendamenti.

Questa è la via più rapida per apportare in Italia le modifiche necessarie per imprimere una svolta al fenomeno. Al convegno è poi intervenuto il colonnello della guardia di finanza Marco Fanti, Vice Comandante del Nucleo speciale Frodi Telematiche, presentando il capillare lavoro di indagine ed enforcement che il corpo di polizia economico-finanziaria svolge nel nostro paese a tutela della proprietà intellettuale.

Nel 2006 la guardia di finanza, ha illustrato il colonnello Fanti, ha effettuato 16.314 interventi in materia di contraffazione con 16.641 persone denunciate di cui 455 arrestate. Sul fronte della pirateria sempre nel 2006 sono stati effettuati 5.984 interventi con 6.598 persone verbalizzate, di cui 244 arrestate. Luca Marinelli, presidente di Bsa Italia, ha affrontato il tema della pirateria informatica sottolineando quanto esso rappresenti un freno allo sviluppo dell’economia Italiana: infatti, il tasso di illegalità negli impieghi di software commerciale, stimato da idc al 51% per l’anno 2006 (-2% rispetto all’anno scorso, ma pur sempre un +17% rispetto alla media dell’europa occidentale), determina perdite per il settore Ict nazionale pari ad oltre un miliardo di euro, senza tener conto dei mancati volumi d’affari che l’indotto (assistenza, formazione, update etc.) potrebbe sviluppare dalle vendite di prodotti legali; inoltre, non bisogna dimenticare i mancati introiti per l’erario per l’evasione dell’iva, che superano i 240 milioni di euro.

Richiamandosi ai dati di un precedente studio Idc, Marinelli ha concluso ricordando che un’auspicabile riduzione del 10% nel tasso di pirateria informatica entro il 2009, potrebbe aprire la strada alla creazione di almeno 15.000 nuovi posti di lavoro «alla luce del sole», che nessuna economia del sommerso potrà mai rimpiazzare.

Simona Lavagnini, legal counsel di Bsa Italia, ha poi illustrato la normativa vigente in tema di diritto d’autore, con particolare riferimento alle sanzioni previste per le aziende operanti nell’illegalità e i progetti di riforma a livello ue dell’enforcement penale, noti come Ipred2, sottolineando come sia essenziale mantenere alto il livello di protezione della proprietà intellettuale, affinchè la normativa vigente non venga «svuotata» nell’applicazione quotidiana da zone di «impunità di fatto».

Anche le aziende hanno offerto il proprio contributo: Marco Ornago, direttore license compliance di Microsoft, ha sottolineato il punto di vista del vendor, che la pirateria la subisce. In particolare, Ornago ha esposto le diverse tipologie in cui si manifesta la pirateria informatica (underlicensing, hard disk loading, contraffazione, downloading illegale da web etc.), L’importanza di una corretta gestione del software e gli indubbi vantaggi dell’uso di prodotti originali. Ha anche sottolineato l’importante ruolo svolto dalla guardia di finanza, non solo attraverso la repressione degli illeciti ma anche nell’attività di prevenzione.

Fonte: La Stampa

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Apple: Jobs lancia Safari per Pc

Novità in casa Apple che, alla conferenza degli sviluppatori WWDC di San Francisco, ha mostrato una versione quasi definitiva di Mac OS X Leopard con le sue funzionalità e ha presentato una versione del browser Safari per Windows. Inoltre ha dichiarato che sull'atteso iPhone gireranno applicativi creati con gli standard Internet Web 2.0.

Mac OS X Leopard è il successore di Tiger e sesta versione dell’ormai conosciuto OS X. Introduce oltre 300 nuove funzionalità, fra cui un nuovo Desktop e Dock con Stacks, un nuovo modo intuitivo di organizzare i file; un Finder aggiornato dotato di Cover Flow e un nuovo modo di navigare fra i file e condividerli fra più Mac; Quick Look, un nuovo modo di vedere in anteprima la maggior parte dei file senza aprire l’applicativo; Time Machine, un nuovo modo di fare automaticamente il back up e il restore dei file persi sul proprio Mac; Spaces, una nuova potente funzionalità per creare gruppi di applicazioni e cambiare all’istante fra loro; versioni migliorate di iChat e Mail, che permettono all’utente di comunicare in modo ancora più creativo.

Come ci si attendeva, Leopard supporta nativamente i processori a 64 bit di Intel, e nel contempo permette all'utente di continuare ad utilizzare gli applicativi e i driver esistenti a 32 bit.

“Leopard è a oggi la migliore release di Mac OS X, che supera anche Tiger, e accrescerà ulteriormente la leadership di Mac OS X come sistema operativo più avanzato e innovativo al mondo - ha detto Steve Jobs, Ceo di Apple -. Crediamo che Leopard piacerà sia ai clienti attuali, sia a quelli potenziali, e contribuirà a rendere il Mac ancora più famoso”.

Alla WWDC Apple ha anche presentato la prima versione beta del proprio browser Safari 3, la cui più grande novità è quella di girare anche sulla piattaforma Windows. E così, per la prima volta, Safari si pone in diretta concorrenza con Internet Explorer, Firefox, Opera e tutti gli altri browser che trovano in Windows il loro maggior bacino di utenza. Safari rappresenta circa il 5% del mercato dei browser ma era finora disponibile soltanto sulla piattaforma Mac.

Attualmente Safari è utilizzato da circa 18 milioni di persone. Il browser più diffuso è Internet Explorer, usato dal 78% degli utenti Internet, mentre Firefox si è diffuso rapidamente arrivando al 15 %. Le vendite di computer Macintosh sono cresciute in modo significativo negli ultimi anni passando da una quota di mercato pari al 3,5% nel 2004 al 4,9% del 2006.

Vorremmo far crescere sostanzialmente la quota di mercato di Safari”, ha detto Jobs durante la presentazione. Una versione beta gratuita di Safari 3 è già disponibile al pubblico mentre la versione finale da scaricare gratuitamente sarà messa a disposizione degli utenti sia di Mac OS X che di Windows a ottobre, ha fatto sapere la società.

Apple permetterà agli sviluppatori indipendenti di creare applicazioni per il suo nuovo iPhone.

“Sviluppatori e utenti apprezzeranno in ugual misura e si stupiranno di quanto questi applicativi abbiano un aspetto e una resa fantastici su iPhone - continua Steve Jobs -. Il nostro approccio innovativo, che utilizza standard basati su Web 2.0, permette agli sviluppatori di creare nuovi incredibili applicativi mantenendo sicuro e affidabile l'iPhone”.

L'annuncio sembra voler indicare un atteggiamento più aperto da parte di Apple sulla possibilità di utilizzare su iPhone programmi differenti da quelli pre-installati, evenienza che all'inizio era stata esclusa per motivi di sicurezza. “Abbiamo un milione di download al giorno di iTunes - ha spiegato Jobs - Safari può ottenere risultati simili. Dopotutto sul vostro iPhone avrete Safari. Adesso potete averlo anche sul vostro pc”. In pratica, come iTunes ha sfruttato il traino dell'iPod, il browser Apple sfruttera quello dell’iPhone.

Le novità per Apple non sarebbero finite. Secondo il Financial Times, la casa della mela sarebbe pronta a lanciare un servizio per affittare film online. Apple non sarebbe la prima a offrire un servizio Vod online: Microsoft, Amazon e Movielink hanno già offerte simili. L'azienda di Cupertino, però, secondo il Financial Times avrebbe un vantaggio in più: i quindi milioni di iPod venduti, il futuro iPhone e Apple Tv, tutti sistemi che potrebbero essere utilizzati per visionare i film 'affittati'.

Fonte: Quo Media

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martedì 12 giugno 2007

Donne fertili più a lungo con la proteina salva-ovuli

E se si arrivasse alla pillola per allungare il periodo di fertilità femminile? Per ritardare, forse, l’arrivo d e l l a menopausa? Un’équipe di ricercatori inglesi è convinta di aver trovato la soluzione e sta mettendo a punto un medicinale proteggi-ovuli che potrebbe permettere alle donne di avere figli in età più avanzata. Del tutto naturalmente. Insomma, sarebbe stato trovato il modo di spostare indietro le lancette dell’orologio biologico della fecondità. Il che, considerando l’efficacia anti-aging dei cicli ormonali femminili, potrebbe anche dare salute e gioventù agli anni.

Come? Alla base del possibile farmaco—pillola o iniezione che sia — c’è una proteina, identificata dai ricercatori dell’Imperial College di Londra guidati dal sessantasettenne Lord Robert Winston, in grado di estendere il «ciclo vitale» degli ovuli femminili. Una molecola «fertilizzante», la cui produzione comincia a diminuire diversi anni prima del sopraggiungere della menopausa.

L’annuncio è stato dato al Festival della scienza di Cheltenham. Spiega Lord Winston, eclettico scienziato (baronetto dal 1995) e star della Bbc: «Le donne perdono circa due ovuli ogni ora: se all’età di 16 anni ne possiedono circa 400.000, a 46 anni nella maggior parte dei casi non n’è rimasto più alcuno attivo. La proteina servirebbe proprio a impedire la perdita eccessiva di un così alto numero di ovuli». In realtà gli ovuli ci sono, ma sono «virtuali»: la loro maturazione perde i colpi con l’età. «Con la fertilizzazione artificiale — dice Giovanni Battista La Sala, primario ginecologo dell’Arcispedale di Reggio Emilia e «padre» di 1.500 bimbi in provetta — una quarantenne ha il 10-20 per cento di probabilità di avere un figlio, che diventano quasi zero a 45 anni ».

Molto prima della menopausa (47-54 anni in media) quindi, anche se nel caso dei centri anti-sterilità si parla di donne che hanno comunque dei problemi o vogliono la certezza di mettere al mondo un bimbo sano. I 38 anni di mamma Brooke Shields sono considerati il limite accettabile dagli specialisti della fecondazione in vitro. Non mancano certo i casi di donne ultraquarantacinquenni diventate mamme naturalmente. Oi record delle mamme- nonne grazie all’inseminazione artificiale: l’italiana Rosanna Della Corte a 63 anni, la romena Adriana Iliescu a 67. Età a cui potrebbe tendere l’evento menopausa se la proteina di Winston funzionasse davvero nel preservare gli ovuli e la fertilità oltre i limiti attuali: una decina d’anni in più le attese, scaramanticamente tenute nascoste dai ricercatori. Silenzio sulle ricerche in corso, anche per motivi di «segreto industriale».

La ricaduta del futuro farmaco, infatti, potrebbe rivelarsi un vero business in un’epoca in cui le donne tendono ad avere figli sempre più avanti nell’età cercando di combinare carriera e famiglia. Se nel 1986 la massima fecondità (nascite in base alle classi di età) si aveva tra i 25 e i 29 anni, nel 2006 ha toccato i 30-34 anni. Secondo le più recenti statistiche mondiali, infatti, il numero di quarantenni che si sono sottoposte alla fecondazione artificiale è aumentato di oltre 10 volte negli ultimi 15 anni. «Ricevono un’istruzione e si costruiscono una carriera. Ma la biologia è contro di loro—conclude Lord Winston —.Ofacciamo in modo che possano istruirsi e crescere i figli allo stesso tempo, oppure proviamo a utilizzare il sapere scientifico per estendere il ciclo vitale degli ovuli. Quello che tenteremo di fare noi partendo dalla proteina identificata ».

Fonte: Corriere della Sera

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Google, ultimo in privacy

“Siamo consapevoli che la decisione di collocare Google in fondo alla nostra classifica ha molte probabilità di apparire controversa. Ma nel corso della nostra ricerca abbiamo trovato nell’approccio di questa azienda carenze e punti di ostilità verso la privacy in numero maggiore di quanto avvenga per le altre organizzazioni prese in esame”.

Grande clamore negli Usa per la valutazione negativa formulata dall’organizzazione Privacy International sul rispetto della riservatezza da parte di Google. Le critiche sono state “notificate” dall’organizzazione con una lettera aperta a Eric Schmidt, amministratore delegato della società di Brin e Page. L’azienda ha già risposto che “nel rapporto si riscontrano numerose incomprensioni e mancanze di accuratezza nell’esame dei nostri servizi”.

Se Google è ultima però, per Privacy International non ci sono molti virtuosi in materia: “Mentre potrebbe esservi la tentazione di concentrare le critiche sul comportamento di Google, bisogna dire che nessuna delle aziende prese in esame ha raggiunto un livello “verde”, di piena soddisfazione dal punto di vista del rispetto della privacy”.

Ma nonostante questa cautela espositiva, è pur vero che PI ha compilato una classifica di rispetto della riservatezza ed ha collocato la Grande G in fondo alla graduatoria. Alcune fra le osservazioni riguardano il lungo periodo di conservazione dei dati relativi alla navigazione e la memorizzazione dei dati relativi alle ricerche effettuate, che l’utente non può cancellare o modificare. Altro addebito è che agli utenti di vari servizi legati al motore (Google maps, video, reader, blogger ed altri) non viene data la possibilità di verificare i log, cioè le registrazioni, relative al loro uso di questi servizi.

Qui il testo del rapporto di Privacy International (inglese) e questa la classifica con le diverse valutazioni delle aziende (in formato pdf).

La BBC fa della questione un quadro assai equanime, mentre non mancano le appassionate e tecnicamente argomentate difese di Google. Una di queste difese fa notare, lo fa Wired, che alcuni dei membri dell’organizzazione che ha formulato gli addebiti avrebbero rapporti di consulenza con Microsoft e citano il giudizio relativamente positivo che la relazione conclusiva dedica alla casa di Bill Gates.

Insomma la guerra è ormai partita e difficilmente si fermerà.

Purtroppo tutto questo materiale è in inglese, in fondo al post è possibile trovare in italiano qualche riferimento a questioni connesse.

Il rapporto di PI si conclude con un’esortazione e una speranza: “Vi sono tutti i requisiti tecnologici per garantire la privacy degli utenti e il mercato sembra premiare i siti che trattano i propri utenti in modo rispettoso. Speriamo di poter riscontrare nella classifiche del 2008 l’applicazione di questa potenzialità tecnologica”.

Ecco l’elenco (non la classifica) delle aziende o organizzazioni prese in esame da PI

  • Amazon
  • AOL
  • Apple
  • BBC
  • Bebo
  • eBay
  • Facebook
  • Friendster
  • Google
  • Hi5
  • Last.fm
  • LinkedIn
  • LiveJournal
  • Microsoft
  • Myspace
  • Orkut
  • Reunion.com
  • Skype
  • Wikipedia
  • Windows Live Space
  • Xanga
  • Yahoo!
  • YouTube

Riferimenti d’archivio:

Google sulla propria politica di riservatezza (Italiano)

L’Unione Europea contro Google sulla privacy (ita)

Fonte: La Repubblica BLOG

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Oggi "Giornata lotta dei pensionati"

«E' ormai scaduto il tempo per il governo: siamo in attesa di risposte concrete a milioni di pensionati e di anziani non autosufficienti che non riescono ad ottenere garanzie per una vita dignitosa e serena». Lo ha dichiarato Mario Menditto della Fnp Cisl alla vigilia delle manifestazioni organizzate dai Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uil-pensionati contro il disagio sociale ed economico dei pensionati. La giornata di lotta prevede, cortei a Firenze, a Bologna e a Napoli, mentre a Roma un grande concentramento a piazza santi apostoli. In tutte le altre province sono previsti sit-in, incontri con i cittadini, e le autorità politiche.

Al governo i pensionati chiedono un impegno più concreto nella rivalutazione delle pensioni e nell’approvazione della legge nazionale a sostegno delle persone non auto sufficienti e delle loro famiglie. Secondo un’indagine dell’istat il 31% dei pensionati percepisce un importo compreso tra 500 e 1. 000 euro, il 24% meno di 500 euro, il 23% un importo compreso tra 1. 000 e 1. 500 euro, il restante 22% supera i 1. 500 euro mensili. I pensionati, nel 2005 erano 16, 5 milioni, di cui 53% donne, anche se gli uomini assorbono il 56% del reddito da pensione complessivo.

In media annua 16 mila euro per gli uomini, 11 mila per le donne. nel 2005 il nostro paese ha speso 215 miliardi di euro, pari al 15, 2% (+0, 2 punti percentuali rispetto al valore dell’indicatore calcolato per il 2004) del pil, per le prestazioni pensionistiche, previdenziali e assistenziali. Il numero di prestazioni pensionistiche previdenziali e assistenziali è pari a 23, 3 milioni, per un importo medio annuo di poco più di 9 mila euro, con un massimo per le pensioni di vecchiaia (quasi 12 mila euro) e un minimo per le pensioni di guerra (meno di 4 mila euro).

Fonte: La Stampa

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La genetica manda in pensione il Pap-test

La genetica entra di diritto nella prevenzione di uno dei tumori femminili più diffusi, quello del collo dell’utero, mettendo in ombra il vecchio test di Papanicolaou. L’ultimo ritrovato, l’Hpv, esame genetico per individuare la presenza del papillomavirus responsabile di questo tipo di cancro, potrebbe essere passato dal Servizio sanitario nazionale, sempre che le Regioni lo mettano nei loro programmi. «E’ indubbio - sostiene Ignazio Marino, presidente della Commissione sanità del Senato - che se c’è uno strumento in grado di prevenire la malattia, quello va privilegiato». Il senatore ha ben presenti i forti ritardi del nostro Paese. «Tutti affermano, a livello internazionale, che almeno il 10% delle risorse pubbliche dovrebbe essere investito in pratiche di prevenzione e noi in Italia siamo un po’ indietro, al di sotto del 5% degli investimenti». Ma qualcosa si sta muovendo. Marino assicura che «anche per questo nuovo test ci sarà un impegno determinante, così da offrirlo a tutte le donne italiane».

Di recente, sul Journal of National Cancer Institute e su Lancet Oncology sono stati pubblicati i primi risultati di uno studio italiano multicentrico che conferma come l’ Hpv sia più sensibile del Pap-test nell’individuare situazioni a rischio. La ricerca è stata condotta in 9 Centri (Bologna, Firenze CSPO, Imola, Padova, Ravenna, Torino, Trento, Verona e Viterbo) e ha coinvolto circa 45 mila donne. Ieri la presentazione ufficiale del progetto pilota che riguarderà la più grande Asl italiana, per verificare l’utilità preventiva del test. Per la prima volta al mondo, a Guidonia (RmG) si sperimenterà l’esame del Dna su una popolazione di 26 mila donne.

Come funziona? Si preleva un campione di cellule dal collo dell'utero con uno spazzolino, proprio come per il Pap-Test. Lo spazzolino viene poi immerso in un liquido di conservazione per essere trasportato al laboratorio dove verrà analizzato.

Questa indagine in futuro potrebbe sostituire il Pap-test, dimezzando sia il numero di esami ai quali ogni donna deve sottoporsi nel corso della propria vita sia quello delle donne che ricorre a colposcopia, eliminando indagini inutili causate, oggi, da risultati erroneamente positivi.

Il nuovo test è più sensibile perché individua la presenza del virus anche quando questo non ha ancora prodotto lesioni precancerose, quindi intercetta più donne a rischio rispetto al vecchio metodo. Gli specialisti sono giunti alla conclusione che è in grado di rilevare la presenza di lesioni precancerose con una sicurezza del 96-97%.

Fonte: La Stampa


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lunedì 11 giugno 2007

MCCARTNEY-MILLS: UNA FESTA DI COMPLEANNO PER FARE LA PACE

Sorpresa in casa McCartney: Heather Mills, ex moglie di Paul, festeggera' con lui il sessantacinquesimo compleanno. Sembra cosi' ricomposta la burrascosa relazione che aveva trasformato il matrimonio da sogno dell'ex modella con l'ex-Beatle in un incubo condito di veleni.

La festa sara' il 18 giugno nella residenza di Peasmarsh, nel sud dell'Inghilterra, e parteciperanno solo gli intimissimi, tra cui la piccola Beatrice, figlia della coppia. Secondo l'edizione domenicale del 'Mirror', la trentanovenne Heather ha gia' comprato un regalo per l'ex marito e si presentera' a Peasmarsh con una torta. Le procedure di divorzio, aggiunge il giornale, sono state sospese e da qualche tempo i due non si parlano piu' solo attraverso gli avvocati, ma hanno ricominciato a sentirsi per telefono.

Fonte: La Repubblica.it

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Il miglior amico di Microsoft è Bush

Google attacca Microsoft sulla ricerca integrata in Windows Vista: «difficile disattivarla e usarne un'altra, violato l'accordo antitrust del 2002». Ma a difendere Microsoft non sono solo i suoi avvocati, si è mossa sottobanco la massima carica dell'antitrust Usa. In piena sintonia con la linea Bush

La rivalità Google - Microsoft si sposta dalla rete al Pc e riapre una piaga mai del tutto guarita: il monopolio "di fatto" di Microsoft, che con Windows Vista rischia di inaugurare una nuova stagione di cause legali. Un caso particolare è stato portato alla luce dal New York Times, che è venuto a conoscenza da alcuni avvocati ben informati di un rapporto confindenziale inoltrato da Google alla Corte di Giustizia statunitense, in cui la Grande G accusa Microsoft di rendere impossibile l'uso di un sistema di ricerca sul computer diverso da quello di Windows Vista.

Ma il vero scoop del quotidiano americano è stato quello di rivelare l'esistenza di una lettera - risalente circa a un mese fa - con cui il procuratore capo della Divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia, Thomas O. Barnett, invitava i giudici delle corti statali a respingere le accuse di Google. Niente di palesemente illegale, ma di sicuro per i media americani una prova ulteriore di come l'amministrazione Bush non sia neutrale, ma si schieri apertamente in difesa di Bill Gates.

Una mossa che rischia di produrre un effetto contrario, anche perché il procuratore generale per l'antitrust Barnett è in odore di conflitto di interessi. Prima di approdare al Dipartimento di Giustizia ha lavorato presso lo studio legale Covington & Burlington, lo stesso che ha curato gli interessi di Microsoft nella causa antitrust e che ancora la rappresenta. E infatti da quando è stato messo a capo della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia, nel febbraio 2006, si è auto-rimosso dal caso Microsoft. In realtà, si scopre oggi, era molto più coinvolto di quanto facesse credere nella difesa del gigante di Redmond.

Nello specifico, le accuse di Google sono rivolte alla desktop search già integrata in Vista: secondo Mountain View risulta nella pratica impossibile per gli utenti scegliere un sistema di ricerca diverso da quello di default, che non si riesce a disattivare e nemmeno a far "convivere" con un altro, poiché viene assorbita troppa potenza di calcolo e il sistema si rallenta troppo. Microsoft respinge le accuse: la ricerca di Vista si può disattivare, anche se non è facile capire come, e se rimane attiva nel momento in cui si usa un'altro motore non interferisce minimamente nell'uso della Ram e del processore.

Le conclusioni di Google, i cui portavoce si sono rifiutati di commentare la vicenda, sono che l'azienda di Gates ha violato l'accordo firmato nel 2002 con cui si impegnava a non limitare le scelte dei consumatori attraverso le funzioni del suo sistema operativo. Quelle di Microsoft sono che il caso non sussiste, anche perché lo sviluppo di Windows Vista è stato condotto in stretta collaborazione con le istituzioni e sotto il controllo di una commissione indipendente, proprio per evitare di ripetere le lunghe (e costose) dispute già affrontate con Win Xp. Quelle del New York Times e di altri osservatori americani, che l'influenza di Redmond sull'amministrazione Bush è incomparabilmente più potente dell'opera di lobbing intrapresa da Google. Per i procuratori delle corti statali interpellati dai media, sul cui tavolo c'è il libro bianco di Google e la lettera di Barnett, è un disastro: «Sembra di tornare ai tempi di Microsoft-Netscape - ha dichiarato il procuratore generale del Connecticut Richard Blumenthal - abbiamo già attraversato una faticosissima vicenda legale, siamo arrivati ad un accordo. E ora ci troviamo di nuovo al punto di partenza».

Fonte: VisionPost.it

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Incentivi fino a mille euro per rottamare vecchi ciclomotori e riacquistare due ruote, bici comprese

Scattano gli ecoincentivi per il popolo delle due ruote. Il ministero dell'Ambiente, nell'ambito delle politiche di miglioramento della qualità dell'aria, ha varato una campagna dal costo complessivo di 15 milioni di euro per eliminare i ciclomotori più vecchi e inquinamenti e sostituirli con mezzi più ecologici. Previsti incentivi da 150 euro, fino a un massimo mille euro. La grande novità è che chi decide di demolire un vecchio ciclomotore euro 0, o comunque costruito prima del 2001, può ottenere contributi per l'acquisto di biciclette, veicoli elettrici e ciclomotori di ultima generazione a basso livello di emissioni. È, inoltre, prevista la copertura delle spese di rottamazione anche per chi non riacquista contestualmente un nuovo mezzo. In Italia si stima che il parco circolante di ciclomotori si aggiri intorno ai 5 milioni e 500mila veicoli, di cui il 66% costituito da mezzo Euro 0.

L'accordo siglato oggi da Ministero dell'Ambiente e Confindustria Ancma, sottolinea il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, «dimostra che lavorando bene si può giungere a siglare intese avanzate e che il ministro dell'Ambiente sostiene le industrie che vogliono puntare sull'ambiente. Come il governo ha sempre sostenuto il trinomio che intendiamo portare avanti é quello di: innovazione, ambiente, lavoro. Molte competenze sono oggi assegnate alle Regioni che, purtroppo, sottovalutano la questione ambientale. L'obiettivo dell'accordo di oggi é, quindi, proprio quello di aiutare gli Enti locali e di ridurre, da un lato, i mezzi in circolazione mettendo in strada quelli meno inquinanti». Per il presidente di Confindustria Ancma Guidalberto Guidi, l'accordo rappresenta «un esempio di come l'industria e l'ambiente possano essere compatibili».

A fronte della demolizione di un ciclomotore inquinante per l'acquisto di una bicicletta si può ottenere un contributo pari al 30% del prezzo di listino, fino a un massimo di 250 euro; per l'acquisto di un motociclo o quadriciclo a trazione elettrica il 30% del prezzo di listino fino a un massimo di mille euro; per un ciclomotore elettrico o una bicicletta a pedalata assistita il 30% del prezzo di listino fino a un massimo di 700 euro; per un ciclomotore euro 2 a 4 tempi o comunque a basso consumo (2,3 litri per 100 chilometri) il 15% del prezzo di listino fino a un massimo di 300 euro; per un ciclomotore Euro 2 a 2 tempi l'8% del prezzo di listino, fino a un massimo di 150 euro. L'accordo prevede che almeno 1,5 milioni di euro saranno destinato all'incentivazione dell'elettrico, dunque, potranno essere acquistati circa 2.150 ciclomotori elettrici.
Per la demolizione occorre presentare la fotocopia della tassa di circolazione in corso o dell'annualità precedente. L'elenco dei demolitori è disponibile su www.ada-net.it.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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Belgio, il trionfo dei cristiano sociali fiamminghi

Male i socialisti, crolla il partito di Verhofstadt. Fiandre e Vallonia sempre più distanti

Alle elezioni legislative in Belgio tutto o quasi va come previsto dai sondaggi: i centristi democristiani e autonomisti di Yves Leterme vincono ampiamente nelle Fiandre e si affermano quindi come primo partito nazionale. I socialisti vanno male oltre le previsioni e non sono più il primo partito nemmeno nella roccaforte vallona, i liberali volano nel sud francofono ma subiscono una clamorosa sconfitta nel nord fiammingo; non accenna a diminuire l’estrema destra. Un quadro che conferma un paese diviso e difficile da governare.

Il cartello guidato da Leterme, composto dal democristiano CD&V e dal nazionalista N-VA, favorito nei sondaggi pre-elettorali, ha riportato una chiarissima vittoria nelle Fiandre, la regione più popolosa del Belgio di cui Leterme è governatore, e di conseguenza si è affermato come primo partito nazionale, col 18,5% dei voti e 30 seggi alla Camera (composta da 150 deputati), migliorando nettamente rispetto alle precedenti legislative del 2003. Il “partito fratello” vallone CDH migliora anche lui rispetto a quattro anni fa, ottenendo il 6% nazionale e 10 seggi, per un totale di 40 seggi per la “famiglia” cristiano sociale (ne aveva 29). In casa socialista, al disastroso risultato del SP.A a nord (10,3% e 14 seggi, 4 punti e ben 9 seggi in meno), si somma la flessione del PS, che perde la tradizionale posizione di primo partito francofono: la formazione di Elio Di Rupo si ferma all’11% nazionale, che vale 21 seggi, mentre nel 2003 aveva ottenuto 2 punti e 4 seggi in più. La famiglia socialista ottiene dunque, in totale, 35 posti alla Camera, perdendone addirittura 13.

Buon risultato per i liberali valloni del Movimento Riformatore, che grazie a un soddisfacente 12,5% (+1%) ottengono 22 seggi (2 in meno che nel 2003) e scalzano il PS come primo partito francofono, grazie anche al “traino” di Louis Michel, ex ministro degli Esteri e attuale Commissario Europeo alla Sviluppo (posto dal quale ha chiesto, tra le polemiche, un congedo temporaneo). Tuttavia la pesante sconfitta del VLD del premier uscente Guy Verhofstadt, 11,8% e 18 seggi (7 in meno che nel 2003, quando fu il primo partito nazionale) ridimensiona il peso complessivo della famiglia liberale: 40 seggi totali (come i democristiani) rispetto ai 49 che avevano. Splendido risultato per i verdi: i valloni Ecolo ottengono il 5% nazionale e 8 seggi (2 punti e 4 seggi in più) mentre i fiamminghi Groen, praticamente inesistenti nel 2003, arrivano al 4% e di conseguenza a 4 seggi. La formazione di estrema destra fiamminga, Vlaams Belang, razzista e separatista, diventa il quinto partito belga e secondo nelle Fiandre, superando il SP.A, pur restando essenzialmente stabile sia in termini di voti (12%, +0,4) che di seggi (17 contro i 18 che aveva); il Fronte Nazionale francofono non avanza, nonostante le speranze dei suoi sostenitori, e conferma il 2% e un solo seggio.

Come si vede, è un quadro complesso, dato che, a differenza che nel 2003, le famiglie hanno registrato al loro interno risultati molto diversi: basta pensare ai liberali, crollati nelle Fiandre ma vittoriosi in Vallonia, o agli stessi socialisti. Inoltre, nessun partito ha dichiarato prima delle elezioni con chi si sarebbe alleato, quindi ogni possibilità è aperta e si prevedono giornate di intense consultazioni e trattative. Infine, lo scenario è reso ancora più complicato dalla spaccatura, non più solo linguistica e culturale ma ora anche politica, tra le due metà del paese: una regione fiamminga conservatrice in cui trionfano i democristiani, centristi ma chiaramente autonomisti, in cui il Vlaams Belang diventa il secondo partito e crollano i socialisti; e una Vallonia più progressista, dove i socialisti tengono, avanzano i cristiano sociali (che qui sono più progressisti) e trionfano i verdi.

E’ ora probabile che Yves Leterme sarà il prossimo premier, ponendo quindi fine all’alleanza “contro natura” tra liberali e socialisti; ma è molto difficile prevedere quale sarà la coalizione che lo sosterrà. Un’alleanza tra cristiano sociali e liberali darebbe una risicata maggioranza assoluta (80 seggi su 150), mentre un patto tra Leterme e i socialisti resterebbe appena al di sotto della maggioranza (75 seggi). I verdi, coi loro 12 deputati, potrebbero dunque risultare fondamentali per formare una maggioranza di centro-sinistra o per rinforzarne una di centro-destra, fermo restando che nessuno sembra intenzionato a rompere il “cordone sanitario” che esclude l’estrema destra da ogni possibile maggioranza.

Sulla base della sconfitta a livello nazionale dei socialisti, tuttavia, è difficile ipotizzare che PS e SP.A possano andare al governo, mentre sembra più probabile un governo di centro-destra. Il leader del CD&V, fautore di una “riforma dello Stato” (espressione politicamente corretta usata dagli autonomisti fiamminghi per indicare il passaggio dall’attuale Stato federale a una confederazione con ancora più poteri alle regioni), potrebbe anche tentare di formare una grande coalizione con liberali e socialisti, per ottenere quell’ampia maggioranza necessaria per mettere in pratica riforme costituzionali. Insomma, è troppo presto per fare previsioni sulle possibili alleanze e sulla futura maggioranza che governerà il Belgio; in questo quadro così complesso e incerto, l’unica cosa sicura è che queste elezioni hanno un solo vincitore, Yves Leterme.

Fonte: La Voce d'Italia

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L'esercito sbarca in spiaggia. Per fare fitness...

È appena partito da Modena e proseguirà per tutta l'estate fino all'ultima tappa di Cagliari, il tour itinerante con cui l'Esercito metterà a disposizione dei giovani e degli appassionati di sport le proprie attrezzature e gli atleti militari .

Per il suo esordio (nel corso dell'International fitness tour) sono stati allestiti una palestra di roccia e climbing per far provare il brivido dell'arrampicata.

Oltre alle dimostrazioni sportive, l'esercito sarà presente in alcune delle principali località balneari italiane per avvicinare i giovani alle forze armate. Tra le città che verranno toccate dal tour, Riccione (16-17 giugno), Ostia (23-24 giugno), Viareggio (7-8 luglio), Agrigento (21-22 luglio) e Palermo (28-29 luglio).

Fonte: Yahoo Notizie Italia

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Elezioni, centrosinistra avanti a Genova. Parma e Lucca alla Cdl

GENOVA - Al ballottaggio per la provincia di Genova, quando sono state scrutinate 722 sezioni su 978, è in testa il candidato del centrosinistra, il presidente uscente Alessandro Giovanni Repetto, con il 51.8% contro il 48.2% della candidata del Cdl Renata Olivieri. Al primo turno Repetto aveva ottenuto il 49.1% contro il 46.4 della Olivieri.

PARMA ALLA CDL - A Parma è in testa Pietro Vignali (Lista Civica per Parma con Ubaldi) con il 56.6%, mentre il candidato del centro sinistra, Alfredo Peri, ha al momento il 43.4% delle preferenze. Al momento sono state scrutinate 156 sezioni su 200.

REGGI (UNIONE) VERSO LA RICONFERMA - A Piacenza, dopo lo scrutinio di 89 sezioni su 108, Roberto Reggi si conferma con il 56% contro il 44% di Dario Squeri (Cdl).

PISTOIA AL CENTRO-SINISTRA - Il sindaco uscente di Pistoia Renzo Berti (centrosinistra) è in testa sullo sfidante Alessandro Capecchi (centrodestra), quando sono state scrutinate 90 sezioni su 101. Berti è al 53,3%, Capecchi è al 46,7%.

A LUCCA VINCE LA CDL - A Lucca, Mauro Favilla, candidato del centro-destra, è in testa sullo sfidante Andrea Tagliasacchi (centrosinistra), quando sono state scrutinate 70 sezioni su 80. Favilla è al 52.6%, mentre Tagliasacchi è al 47,4%.

IPPAZIO STEFANO VINCE A TARANTO - Ippazio Stefano, candidato della sinistra radicale e di Udeur, Dc e Nuovo Psi al ballottaggio per la carica di nuovo sindaco di Taranto, è in testa con il 76,2% dei voti, quando sono state scrutinate 148 sezioni su 192. L'avversario Gianni Florido, sostenuto da Margherita, Ds, Italia di Mezzo e Lista Di Pietro, e' al 23,8%.

Fonte: Romagna Oggi.it


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venerdì 8 giugno 2007

Abortisce il pillolo maschile

L’avevano chiamato pillolo anche se era un’iniezione, affinché fosse subito chiaro che cos’era e a che cosa serviva: un contraccettivo ormonale maschile. Dopo quarant’anni di alti e bassi, entusiasmi e frenate, ieri è arrivato l’annuncio che la ricerca viene definitivamente interrotta. La casa farmaceutica Bayer chiude il reparto andrologia della Schering - acquisita un anno fa e specializzata in prodotti per il controllo delle nascite - e lo fa con un comunicato di una sola riga: «Non proseguiremo le ricerche sulla pillola maschile». I test erano condotti insieme alla casa fermaceutica olandese Organon, ma già alla fine dell’anno scorso, concluso l’ultimo studio comune, le direzioni avevano deciso di andare ognuno per la sua strada.

Bayer Schering Pharma non ha dato spiegazioni ufficiali, ma le ragioni del fallimento sono note: il pillolo non ha mercato. Il livello di accettazione, secondo gli ultimi sondaggi, è basso: in Germania, appena il 17 per cento. Trent’anni fa, quando partirono i primi studi, due maschi su tre si erano detti interessati. Non sapevano esattamente di che si trattasse, e quindi avevano dato un’adesione generica. Ora che tutto è più chiaro, l’hanno ritirata. Neppure le donne, comunque, sono entusiaste: preferiscono tenere per sé il controllo delle nascite, non si fidano né del prodotto né del maschio.

Per gli uomini, il problema numero uno è la complessità del farmaco. La produzione degli spermatozoi viene bloccata con un mix di progesterone e testosterone che vengono somministrati non in un’unica pillola - verrebbe subito disintegrata nello stomaco -, ma in due procedimenti: un impianto sottocute nel braccio per l’ormone femminile e un’iniezione ogni dieci settimane per quello maschile. Il risultato non è comunque del tutto soddisfacente: c’è un 20 per cento di rischio-gravidanza.

Poi ci sono gli effetti collaterali. Quello più sgradevole - ha raccontato il giornalista-cavia Clint Witchalls nel suo diario «La pillola e io», appena uscito in Germania - è un’oscillazione dell’umore che va dall’aggressività adolescenziale delle prime settimane dopo l’iniezione di testosterone a una depressione irritata nelle ultime due. Infine c’è il fantasma del desiderio e della potenza: calano o reggono? «Per bloccare la produzione di spermatozoi occorre bloccare tutto il meccanismo che sta dietro, eccitazione compresa - spiegava già anni fa il professor Aldo Isidori, che con la sua clinica all’Università La Sapienza di Roma partecipava ai primi test -. Prevedo una forte riluttanza». Non si sbagliava: la paura di perdere la virilità è stata più forte delle rassicurazioni della scienza.

Fonte: Il Giornale.it

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Aids: Scoperto Profilo Genetico Immuni, Prospettive Vaccino

Le persone portatrici di un particolare profilo genetico sono immuni dal contagio da Hiv . E' quanto scoperto nell'ambito di una collaborazione fra l'Unita' operativa di malattie infettive dell'azienda sanitaria di Firenze, l'Istituto di immunologia dell'Universita' di Milano e l'Universita' di Osaka. La scoperta permettera', fra due anni, la messa a punto di un test per individuare i portatori del gene dell'immunita' all'Hiv e apre nuove prospettive per vaccini anche terapeutici.

La scoperta e' il risultato di uno studio su coppie eterosessuali chiamate 'discordanti', nelle quali, pur in presenza di rapporti sessuali non protetti tra un soggetto infetto e uno sano, non si osservava la trasmissione dell'Hiv.

Il segreto della naturale resistenza all'Hiv sta ''nelle proteine che regolano la risposta immunitaria - afferma Masaaki Miyazawa, dell'universita' di Osaka -. La mutazione genetica, riscontrata in alcuni soggetti, produce sostanze in grado di bloccare il virus nella prima fase di ingresso nell'organismo''.

''Lo studio - aggiunge Francesco Mazzotta, direttore delle malattie infettive dell'Asl fiorentina - ha dimostrato che in alcuni soggetti il sistema immunitario blocca il virus''.
Mario Clerici, del dipartimento di immunologia dell'Universita' di Milano, parla di ''nuove prospettiva per vaccini anche terapeutici'' e di ''un principio innovativo: attivare il sistema immunitario per mettere a punto terapie basate non solo sui farmaci antiretrovirali ma anche su naturali capacita' del sistema immunitario nel contrastare l'HIV''.

Fonte: Yahoo Notizie

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I Fantastici 4 contro Silver Surfer

Effetti speciali, fumetti e una dose di sex appeal. E' questo il cocktail de "I Fantastici 4 e Silver Surfer", il sequel del film che due anni fa ha incassato 330 milioni di dollari e che sarà nei cinema dal 15 giugno. Silver Surfer, il surfista malefico piomba sulla Terra per distruggerla. Per i Fantastici 4, Reed (Ioan Gruffudd), Sue (Jessica Alba), Johnny (Chris Evans) e Ben ( Michael Chiklis) - la missione è una sola: fermarlo.


Jessica Alba, la californiana nata da padre messicano e madre franco-danese, e Chris Evens sono a Roma per presentare il film che la Fox distribuirà in 500 copie. Tutto comincia durante i preparativi del matrimonio tra i due supereroi Reed Richards (Mr Fantastic, interpretato da Ioan Gruffudd) e Sue Storm (La Donna Invisibile, Jessica Alba), quando iniziano ad accadere delle misteriose anomalie che provocano distruzione ovunque.

Silver Surfer é arrivato sulla Terra. L'eroe ambiguo, che per salvare il suo pianeta e la donna che ama ha deciso di servire Galactus, il Divoratore di Mondi, surfando i cieli con la sua tavola, assorbe e rielabora energia cosmica e provoca la distruzione degli altri pianeti e degli esseri viventi che li popolano. I Fantastici 4, a bordo della magica Fantasticar sono quindi chiamati all'azione per svelare il mistero e per affrontare il sorprendente ritorno del loro nemico mortale, il Dottor Destino (Julian Mcmahon).

''Se avessi i super poteri - dice la Albba a Roma per presentare il film, - leggerei tutti i libri del mondo e vorrei conoscere tutte le lingue del mondo''. Chris Evans preferirebbe in quel caso, ''saper suonare ogni strumento musicale possibile''. Esercizio di alta diplomazia invece sulla visita a Roma di Bush: ''Personalmente sono una democratica'', dice sibillina Alba, ''nessuno può essere favorevole alle guerre. Sono state prese decisioni politiche povere di contenuto - ha aggiunto Evans - ma questo è già accaduto altre volte nella storia. E' la risposta piu' democratica e politica che posso darvi''.

Per ora Jessica Alba è concentrata sulla carriera, ''a farmi una famiglia ogni tanto penso, ma è prematuro''. Intanto si preoccupa di temi ambientali: "Guido una macchina ibrida e credo sia interesse di tutti rispettare l'ambiente, del resto con queste condizioni meteo pazze, come restare insensibili?''

La regia del film è di Tim Story che ha potenziato la dose di effetti speciali già presente nel primo film: il Tamigi si squarcia, la Terra si capovolge, la platinata Jessica diventa una pericolosa torcia umana e il suono metallico dell'araldo di Galactus, ossia il divoratore dei mondi, che viaggia ad incredibile velocità con una tavola da surf, è quanto mai sinistro. Silver Surfer è totalmente in computer grafica, ma a prestargli le movenze è Doug Jones, già interprete dei personaggi digitali de "Il Labirinto del Fauno"; la voce invece è di Laurence Fishburne.

Fonte: TGCOM

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Spazio, SkyMed è in orbita

Batticuore e grande emozione alla fine del countdown per il lancio del primo satellite della costellazione italiana per l'osservazione della Terra, Cosmo SkyMed. La serata è stata perfetta fin dall'inizio. Le condizioni meteorologiche erano ideali: alla base americana di Vandenberg c'era una serata limpida e serena tanto che la scia lasciata del vettore Delta II della Boeing è stato visibile a lungo.

Ma l'entusiasmo si è scatenato quando, a 58 minuti dal lancio, il satellite è stato lanciato in orbita: un evento accolto da un gradissimo applauso e bandierine italiane. Grazie alla tecnologia di Cosmo SkyMed si apre una nuova fase nella storia dell'osservazione della Terra, promossa da un programma da un miliardo di dollari gestito dall' Agenzia Spaziale Italiana (Asi), finanziato dai ministeri di Ricerca, Difesa e Sviluppo economico e realizzato dall'industria italiana con Thales Alenia Space Italia e Telespazio (Finmeccanica Thales). ''

"E' stato un successo pieno'', ha detto il presidente dell'Asi, Giovanni Bignami. ''Trascurabile ha aggiunto il problema che aveva portato a interrompere per qualche minuto il conto alla rovescia. La Boeing ha tenuto la situazione perfettamente sotto controllo''. Molto probabilmente, ha aggiunto, si è trattato di un problema di software. Così il satellite è partito alle 19,35 (le 4,35 del mattino in Italia), proprio a ridosso dalla fine della finestra di lancio, tenendo tutti con il cuore in gola fino all'ultimo momento. Emozionato ed entusiasta il ministro della Difesa, Arturo Parisi, che ha seguito il lancio dalla sede romana della Thales Alenia Space Italia e che considera il programma Cosmo SkyMed un ''primato da difendere e da riuscire a condividere con gli italiani''.

Pienamente soddisfatto anche l'amministratore delegato della Thales Alenia Space Italia, Carlo Alberto Penazzi: ''Siamo all'inizio ha detto - ed è un inizio che ci dà una grande spinta. Il primo satellite di questa costellazione avrà un grossissimo peso in capacità funzionale e prospettive future''. Per il responsabile del programma Cosmo SkyMed per la Difesa, ammiraglio Roberto Leopardi, il risultato di oggi "è stato il risultato di un importante gioco di squadra'' destinato ad aprire l'era delle missioni duali, ad uso civile e di difesa. ''Più che il momento del lancio ha detto la fase più emozionante è stata l'immissione in orbita, festeggiata in sala controllo con baci e abbracci molto sentiti: e' stata un'emozione per tutti''.

Fonte: TGCOM



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Bush non andrà a Trastevere

L'incontro fra il presidente americano George Bush e la comunità di Sant'Egidio non si svolgerà più domani a Trastevere, nella sede della comunità, ma all'ambasciata americana. L'incontro à stato spostato per "motivi logistici".

"Siamo stati informati in mattinata che l'incontro si svolgerà all'ambasciata americana, per motivi logistici", hanno detto fonti della Comunita di S.Egidio all'ADNKRONOS. All'ambasciata americana "avremo più tempo per parlare" con il presidente americano George Bush, commenta il portavoce della Comunità di S.Egidio Mario Marazziti. Dato che salterà la parte ''turistica'' con la visita della Basilica di S.Maria in Trastevere, "avremo più tempo per parlare", ha detto Marazziti. "Per noi significato e contenuto rimangono gli stessi. Sarà un incontro - assicura - più approfondito. Cambia solo per Trastevere". In base al piano di sicurezza, Trastevere avrebbe dovuto letteralmente svuotarsi dalle 2 della notte di sabato 8 fino alle 14 dello stesso giorno: niente auto in sosta, né motorini, né tantomeno pullman. E neppure cassonetti o cestini dei rifiuti, che per 48 ore sarebbero dovuti sparire. Previsti anche cecchini sui tetti.

Fonte: Yahoo.it

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Abu Omar, Pollari e Cia alla sbarra per il sequestro dell'ex imam

Milano, iniziato il dibattimento a carico di 33 persone accusate del rapimento
Presente solo uno 007 italiano. Tutti gli altri sono stati dichiarati contumaci
Il legale: "Vuole venire a tutti i costi in Italia per partecipare a questo processo"
Ammessa la costituzione di parte civile del religioso e di sua moglie

MILANO - Iniziato a Milano il processo a carico di 33 persone per il sequestro dell'ex imam Abu Omar, rapito il 13 febbraio del 2003. Il dibattimento si celebra davanti alla quarta sezione penale di Milano. Nel processo sono imputati l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, l'ex funzionario del servizio segreto militare Marco Mancini con altri uomini del Sismi e 26 agenti della Cia, latitanti. Altri due dirigenti di Forte Braschi sono imputati solo di favoreggiamento.

Processo a porte aperte. Il giudice Oscar Magi, ha respinto la richiesta del funzionario del Sismi, Giuseppe Ciorra, che chiedeva il processo a porte chiuse a causa della funzione da lui svolta. Dopo una breve camera di consiglio, il giudice ha dichiarato che la sicurezza è sufficientemente garantita. Sì anche alle riprese fotografiche e alle immagini in aula, secondo il giudice, infatti, la vicenda in questione è di sicuro interesse nazionale.

Ex imam e sua moglie parte civile. Intanto gli avvocati di Abu Omar hanno chiesto, e ottenuto, che l'ex imam e sua moglie si possano costituire parte civile. Respinta, invece, la richiesta di considerare Cia e il Sismi responsabili civili del sequestro. Il giudice, Oscar Magi, ha rigettato le eccezioni sollevate dalla difesa di Nicolò Pollari, alla quale si sono associate quelle degli altri imputati, sulla validità formale della costituzione di parte civile.

"Abu Omar vuol venire in Italia". In aula Montasser al-Zayat, legale di Abu Omar in Egitto, oggi presente a Milano, ha detto che il suo assistito vuole "venire a tutti i costi in Italia per partecipare a questo processo, a costo di andare in prigione. Abu Omar dall'Egitto sta seguendo quello che sta succedendo ed è molto contento che siamo arrivati al dunque". Durante un intervallo del processo, l'avvocato ha aggiunto che "Abu Omar riceve dal governo egiziano minacce sotto forma di consigli affinchè non partecipi a convegni e a incontri, e non rilasci interviste alla stampa e alle tv".

Ed è stato lo stesso Abu Omar, raggiunto al telefono dall'Ansa, a denunciare che i servizi di sicurezza egiziani hanno impedito oggi la partenza per l'Italia di sua moglie: "Ha ottenuto l'approvazione dei servizi di sicurezza dello Stato - ha detto -, ma le autorità aeroportuali di Alessandria hanno impedito la sua partenza".

Un solo imputato presente. Nell'aula oggi c'era un solo imputato presente: Luciano Di Gregorio, capocentro del Sismi. "Sono sempre stato abituato ad affrontare le mie responsabilità a viso aperto - ha detto il funzionario. Sono 33 anni che lavoro per la legge e non vedo perché non aver fiducia anche adesso nella legge. Ognuno fa le sue scelte e io ho deciso di essere qui". Altri imputati, anche loro funzionari del Sismi, hanno fatto invece sapere di non volere partecipare al procedimento per problemi di sicurezza personale. "Questo è sicuramente un problema valido - ha commentato Di Gregorio - ma è un problema che personalmente affronto da oltre 30 anni e ritengo di poter farvi fronte ancora".

007 contumaci. I 21 agenti della Cia accusati di concorso nel sequestro di Abu Omar, sono invece tutti contumaci . Lo ha dichiarata formalmente in aula il giudice Oscar Magi. Il giudice ha respinto le richieste dei difensori degli '007' americani che avevano sollevato un problema di notifica per cittadini residenti all'estero, chiedendo anche la nullità della richiesta di rinvio a giudizio formulata nei confronti dei membri della Cia. Richieste respinte dal giudice per il quale gli imputati "si sono volontariamente sottratti alla giustizia italiana e sono volontariamente assenti". Contumaci sono stati dichiarati anche tutti gli altri imputati oggi non presenti.

Il rapporto Marty. Sulla vicenda delle presunte carceri e dei voli segreti Cia in Europa il governo di Romano Prodi ha "le mani legate" da passati accordi segreti con gli Stati Uniti e sta assumendo un atteggiamento "paradossale". Ad affermarlo è Dick Marty, senatore svizzero che per il Consiglio d'Europa guida le indagini sulle carceri e voli segreti Cia nel Vecchio continente. Le osservazioni sono apparse in un'intervista rilasciata al quotidiano francese 'Le Figaro' nel giorno della pubblicazione del suo secondo rapporto di 70 pagine sulla vicenda."E' paradossale - ha sottolineato Marty - vedere che i membri dell'attuale governo italiano, che quando erano all'opposizione criticavano i loro predecessori, siano ormai allineati sulle posizioni della ex squadra del signor Berlusconi".

Fonte: La Repubblica.it

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giovedì 7 giugno 2007

Contraccezione femminile, campagna informativa

La contraccezione è un aspetto molto importante della sfera sessuale; capita però troppo spesso che i giovani, ma non solo, presentino numerose lacune su questo argomento. Fondazione Donna, un ente autonomo senza scopo di lucro, in collaborazione con la Società Italiana della Contraccezione (SIC), istituzioni, associazioni ed enti locali, supportati dai farmacisti che hanno aderito all'iniziativa, hanno realizzato una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla contraccezione. La manifestazione, partita il 1°giugno (2007), è stata riproposta per la seconda volta visto il successo della prima edizione.

Le farmacie che hanno aderito all'iniziativa sono oltre 400, purtroppo non coprono l'intero territorio italiano ma sono dislocate in 10 città: Mantova, Perugia, Catania, Pisa, Latina, Bari, Genova, Salerno, Treviso, Verona. Presso di esse sarà possibile chiedere informazioni e ritirare gratuitamente l'opuscolo "Il piacere è conoscersi. Che bello essere donna!". Le persone che non si trovano in una delle città raggiunte dall'iniziativa possono comunque consultare il sito realizzato per l'evento "Il piacere è conoscersi".

Fondazione Donna spiega che con il titolo "Io donna. Il piacere è conoscersi" viene sintetizzato appieno lo spirito dell'iniziativa. L'obiettivo è quello di dare una risposta ai numerosi interrogativi dei giovani e delle donne in materia di contraccezione e sessualità, inoltre, si vuole diffondere la cultura della contraccezione come scelta consapevole. Attraverso la contraccezione si può vivere più "naturalmente" la sessualità, non solo perché consente di decidere quando avere un figlio evitando così possibili gravidanze non desiderate, ma perché da la possibilità di affrontare la vita sessuale più serenamente, senza dubbi o timori, migliorando il rapporto con il proprio corpo e l'intesa con il partner.

La campagna prevede anche dei corsi di aggiornamento, tenuti da ginecologi esperti, rivolti ai farmacisti che aderiranno all'iniziativa, lo scopo sarà quello di approfondire le conoscenze nel campo della contraccezione di oggi.

L'uso di metodi contraccettivi è ancora molto limitato nel nostro paese, quasi il 40 per cento delle donne si affida ancora esclusivamente al coito interrotto, mentre, 8 donne su 100, affermano di non aver mai fatto uso di un metodo contraccettivo, situazioni che nel 10 per cento dei casi portano a ricorrere a rimedi d'emergenza come la "pillola del giorno dopo" (indagine SIGO 2006). Dalle statistiche emerge inoltre che il 45 per cento delle gravidanze italiane non sono pianificate, una percentuale abbastanza alta se si pensa che nel resto dell'Europa la percentuale di donne a rischio di una gravidanza indesiderata è del 6,5 per cento (indagine realizzata da TNSNipo 2005).

Alla luce di questi dati risulta di fondamentale importanza fornire informazioni chiare ed esaurienti in particolar modo sulla contraccezione ormonale che attualmente offre la maggiore percentuale di efficacia e sicurezza (oltre il 99 per cento). Oggi, se si parla di contraccezione ormonale, non ci si riferisce solo alla classica pillola, ma anche al cerotto e all'anello contraccettivo.

Fonte: Universo On Line

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Paris Hilton ai domiciliari per motivi di salute

L'ereditiera Paris Hilton stamattina è uscita dal carcere e sconterà il resto della pena ai domiciliari nella sua abitazione, ha detto lo sceriffo di Los Angeles.

Hilton verrà controllata attraverso un dispositivo elettronico applicatole alla caviglia.

Dovrà rimanere a casa per 40 giorni, ha detto Steve Whitmore dell'ufficio dello sceriffo della Contea di Los Angeles, precisando che la decisione è stata presa per motivi di ordine medico.

Fonte: Reuters Italia
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Troppi pedofili su Second Life

Fare sesso con un bambino è semplice, nel mondo virtuale di Second Life: bastano cinquecento «Lindendollari», meno di due euro. Questa la cifra che si è visto chiedere Nick Schader, reporter di una tv tedesca, quando ha contattato un gruppo di utenti in cerca di immagini e filmati pedopornografici per un’inchiesta andata in onda qualche settimana fa. Le opzioni che gli venivano offerte erano due: incontri ravvicinati in angoli appartati di Second Life con altri avatar dalle sembianze infantili, oppure file digitali da ricevere per mail, con protagonisti bambini veri. In questo caso, però, il prezzo cresceva.

Proteste
Dai Linden Labs, la ditta californiana che ha inventato il gioco quattro anni fa, arriva la notizia che due utenti, uno di 54 anni e una donna di 27, sono stati radiati dal mondo virtuale in seguito all’episodio riportato dalla tv tedesca, ma c'è anche un comunicato nella homepage: «La varietà delle cose da vedere e fare all'interno di Second Life è quasi infinita, ma la nostra comunità ha chiarito che alcuni contenuti e attività non sono accettabili in alcuna forma. Immagini reali, avatar o altre rappresentazioni di comportamenti a sfondo sessuale che coinvolgano bambini o minori, che rappresentino scene di violenza o chiaramente offensivi non saranno mai permessi né tollerati all'interno di Second Life». E’ una risposta indiretta alle protesta dell'Associazione Famiglie di Francia, che ha annunciato due giorni fa un'azione giudiziaria contro i provider francesi e contro Linden Labs, chiedendo misure efficaci di controllo all'accesso. «In Second Life - scrive l'associazione in un comunicato - si trovano contenuti pornografici e scurrili», ma anche «pubblicità per il tabacco, l'alcol, la droga» e «slot machine virtuali, lotto e lotterie». Tutte cose non adatte ai minori, per i quali invece esiste una Teen Second Life, frequentata solo da ragazzi fra i 13 e i 17 anni.

Vietato ai maggiori
Lanciata all'inizio del 2005, questa versione ridotta di Second Life è accessibile solo da cittadini residenti negli Usa o in Canada, che possono iscriversi fornendo un numero di telefono cellulare, un account Paypal o una carta di credito. In questo modo dovrebbe essere possibile risalire all'identità reale degli utenti, che si suppone siano i genitori, in quanto maggiorenni.

Il paradosso
Così, se esiste un controllo per iscriversi e giocare nella Teen Second Life, entrare nella versione esplicitamente riservata ai maggiorenni è invece molto più semplice: basta avere un indirizzo e-mail. L'iscrizione base è gratuita, ma fino all'anno scorso era comunque richiesto un numero di carta di credito proprio per verificare l'identità dei nuovi membri. Oggi non è più così. E questo è uno dei motivi che hanno portato la popolazione di Second Life a crescere così velocemente, e popolarsi di migliaia di avatar fantasma, entrati nel gioco una sola volta e poi scomparsi per sempre. Intanto, poter sciorinare numeri sempre più elevati significa attrarre i potenziali investitori, un po' come accade per i programmi tv: più sono seguiti, più sale il prezzo per gli spot.

Affari e malaffari
Già, perché ormai il mondo virtuale è pieno di iniziative sponsorizzate, di eventi di marketing, di pubblicità più o meno esplicite. E il denaro gira in maniera vorticosa: ieri, ad esempio, sono stati scambiati in Lindendollari (la moneta locale) l'equivalente di 1.437.571 dollari reali. Questo raccontano le statistiche ufficiali, che però non specificano l'oggetto delle transazioni: su Second Life, infatti, è possibile acquistare di tutto, dal tatuaggio personalizzato alle isole private, ai biglietti per i concerti.

E sono moltissime le agenzie di escort, che propongono compagnia per ogni gusto e ogni momento della vita virtuale o reale. Si può vivere una notte di passione tra i pixel con un'avatar focosa, ma anche chiederle di vedersi al bar all'angolo per un incontro in carne ed ossa: salvo poi scoprire che si tratta di un uomo, visto che non c'è nessuna garanzia sull'identità sessuale degli individui in Second Life, come non è dato sapere se dall'altra parte del monitor c'è un ragazzino. Negli ultimi tempi si moltiplicano anche gli avatar bambini, che si vendono per pochi soldi, come quelli che hanno contattato Nick Schader: un modo semplice per accumulare denaro virtuale, da convertire poi in reale (il tasso di cambio ufficiale è di circa 270 Lindendollari per un dollaro Usa).

In carcere vero
Così, mentre la polizia di Vancouver s'inventa una divisione speciale operante su Second Life, crescono le preoccupazioni per i bambini veri. In Germania, ad esempio, la pedofilia virtuale è considerata un crimine, e i due utenti anonimi identificati dai Linden Labs rischiano fino a cinque anni di carcere. «E' una questione complessa - osserva il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo - perché la dimensione reale si confonde con quella virtuale. Le emozioni sono molto simili, e se per un adulto il pericolo è di mettere in pratica quello che ha sperimentato in Second Life, per un adolescente o un bambino le conseguenze sul piano psichico possono essere gravi, e causare sofferenze difficili da cancellare». La soluzione? «Inutile illudersi - prosegue Caffo - i sistemi di verifica dell'età non funzionano, e per garantire un minimo di affidabilità richiederebbero investimenti che nessuno vuol fare». Identificare un utente dal suo computer comporta una grave violazione della privacy ed è un'operazione piuttosto complessa, ma a volte paga: martedì scorso, dopo due anni di indagini, la Corte di Appello di Philadelphia ha condannato Daniel Voelker per aver mostrato su una webcam la propria figlia nuda; da una perquisizione è poi risultato che sul suo computer era registrato materiale pedopornografico. Cinque anni e undici mesi di prigione, più un'inedita pena accessoria: l'interdizione perpetua da internet.

L’ultima trasgressione
Un modo per bloccare sul nascere la pedofilia virtuale ci sarebbe: impedire tramite software che un avatar adulto possa avere rapporti sessuali con un avatar bambino.

Semplice, eppure alla Linden Labs pare che nessuno ci abbia pensato. Certo, in questo modo non si cancellerebbe il traffico di immagini e video pornografici con veri minorenni, che avviene perlopiù al di fuori di Second Life e sfrutta il mondo virtuale per allacciare contatti e scambiarsi informazioni. Ma almeno si limitebbero i rapporti sessuali ai soli adulti consenzienti. (E agli animali, che pare siano l'ultima frontiera della trasgressione nella Seconda Vita).

Fonte: La Stampa.it


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mercoledì 6 giugno 2007

Molecola contro il cancro al fegato

E’ la prima molecola in grado di contrastare il tumore del fegato e sarà presto disponibile, aumentando in modo significativo la sopravvivenza dei pazienti. Alla base del nuovo farmaco c’è la molecola sorafenib che, nei test effettuati in uno studio internazionale su 602 pazienti, si è dimostrata efficace nel bloccare la progressione del tumore e nell'aumentare i livelli di sopravvivenza. Fino a questo momento l’epatocarcinoma era trattato esclusivamente attraverso la via chirurgica o ricorrendo al trapianto.

L'importante annuncio è stato fatto al Congresso dell'Associazione americana di oncologia clinica (Asco), che riunisce a Chicago oltre 30.000 specialisti da tutto il mondo, e che a questo studio ha dedicato una sessione plenaria. Allo studio hanno partecipato dieci centri italiani (tra cui l'Istituto tumori di Milano e la Clinica Humanitas), arruolando ben 200 pazienti. Nella sperimentazione, partita circa 3 anni fa, a 299 pazienti con cancro avanzato del fegato è stato somministrato sorafenib, mentre ai restanti 303 un trattamento placebo. I risultati sono stati tanto positivi che la sperimentazione è stata interrotta in anticipo: i pazienti trattati con sorafenib (attraverso compresse da assumere a casa e con ridottissimi effetti collaterali) hanno registrato, infatti, una sopravvivenza del 44% maggiore rispetto agli altri. Anche la tossicità è risultata limitata: soltanto nel 10% dei casi è stato riscontrata una eruzione cutanea.

Di tutti i pazienti con tumore al fegato la maggioranza sono uomini. I fattori di rischio sono in particolare, l'epatite C quando diventa cronica e la cirrosi da abuso di alcol. L’incidenza è superiore In Europa rispetto agli Stati Uniti: in particolare in Italia si verificano ogni anno tra 10-12 mila nuovi casi in una fascia d'età adulta, dai 50 anni in poi. La sopravvivenza a 5 anni per cancro del fegato è circa lo 0,5% e spesso la malattia si presenta contemporaneamente alla cirrosi, anch'essa letale.

"La molecola non è un chemioterapico ma rientra nella terapia target. Sono farmaci mirati - ha spiegato a Chicago Armando Santoro, direttore di oncologia all'Humanitas di Milano - che agiscono bloccando il meccanismo della crescita tumorale nella singola cellula”. Fino a questo momento molti altri farmaci sono stati testati contro il tumore del fegato ma "c'e stato sempre un fallimento completo", ha aggiunto il prof. Santoro.

Fino ad oggi, il tumore del fegato non aveva nessun trattamento specifico, soltanto una piccola percentuale di pazienti (10-15%) era candidato alla chirurgia o al trapianto di fegato. "Nel 90% dei casi non c'era nessun trattamento se non alcuni palliativi come l'embolizzazione, la radiofrequenza e tutti i pazienti erano destinati ad una degenerazione della malattia", ha continuato l'oncologo sottolineando che lo studio è iniziato circa due anni e mezzo fa dopo una precedente fase di studio che aveva già evidenziato risposte positive. “Per cui già molti pazienti utilizzavano e utilizzando ancora questo farmaco già da quasi quattro anni. Oggi c'è una quota di pazienti, quindi, che può beneficiare di una sopravvivenza lunga non ipotizzabile senza questa nuova scoperta farmacologica contro il tumore del fegato” ha aggiunto l’oncologo.

Nel giro di un paio di mesi la molecola sarà registrata negli Stati Uniti. In Europa il dossier va presentato all'Emea e per fine 2007 si potrà registrare la molecola. "Di fatto la molecola è stata già registrata per il tumore renale e quindi sarà semplicemente un'estensione della registrazione già avvenuta", ha aggiunto Santoro.

Fonte: TGCOM

Le Br sono vive ma il film su di loro non si può vedere

Sarà il tema o lo svolgimento? Un caso di grave rimozione politica o un problema di qualità cinematografica? Non si attenua la polemica attorno all'uscita di Guido che sfidò le Brigate rosse, il film che Giuseppe Ferrara, il più militante dei nostri registi, ha dedicato all'operaio comunista ucciso dalle Br all'alba del 24 gennaio 1979, a Genova, per aver denunciato un collega fiancheggiatore dei terroristi. Pronto da quasi un anno, proposto senza successo ai festival maggiori, dopo una serie di proiezioni d'assaggio il film sarà ufficialmente presentato domani sera in un cinema romano: cinque le sale affittate dal produttore Carmine De Benedittis, nella speranza che tra i duemila invitati ci sia anche Napolitano. Massimo Ghini, protagonista del film nei panni dell'operaio, commenta così: «Vorrei ricordare che Guido Rossa è medaglia d'oro al valore civile. Il presidente Pertini partecipò commosso ai suoi funerali, portando a Genova il dolore e lo sdegno dell'intera nazione».

Tuttavia Guido che sfidò le Brigate rosse continuerà ad essere invisibile, nonostante due interpellanze parlamentari, il severo richiamo di Ernesto Galli della Loggia sul Corriere, le pressioni della Cgil nei confronti della Rai e del Luce. Se ne riparlerà dopo ferragosto, quando il film uscirà in una cinquantina di copie, con una distribuzione fai-da-te. Ferrara spiega così il presunto boicottaggio: «C'è un'ostilità nei confronti del film perché l'ho diretto io. Sono nella lista nera della Rai da quasi vent'anni. Qualche tempo fa Agostino Saccà (responsabile della fiction, ndr) mi ha dato un appuntamento e neppure s'è presentato. È una vergogna che un film così non venga distribuito e sostenuto dagli enti di Stato».

Insomma, avete capito. Il fumantino autore, specializzato in segreti e misfatti italiani (dal sequestro Moro al caso Calvi), alza il tiro su «certe distrazioni istituzionali», parla di «un filo-brigatismo sotterraneo» che rimbalzerebbe anche sulle colonne di Repubblica, depreca «il protagonismo di quei brigatisti che vanno in tv a dire come hanno sparato bene», ammonisce sui rischi di una saldatura tra nuovi terroristi e vecchie Br. Non fosse abbastanza chiaro il suo pensiero, sui titoli di coda appare la seguente scritta: «Al terrorismo si devono 419 omicidi e un decisivo contributo allo spostamento a destra del Paese». Mah!
Prova a sdrammatizzare Ghini: «Conoscendo Ferrara, mi sarei meravigliato che quella scritta non ci fosse». L'attore romano, impegnato in una prova ardua anche sul piano della trasformazione fisica e verbale (purtroppo il trucco micragnoso non l'aiuta), reputa la sottolineatura «generica» e non risparmia qualche critica alla fattura del film. Ma ne difende l'ispirazione, ricordando «la fatica con la quale è stato fatto», e rivendica lo spessore speciale, umano e politico, dell'operaio ucciso dal piombo terrorista: «Un padre, un fratello maggiore, un amico per tanti all'Italsider». Detto ciò, Ghini non si fa illusioni sull'esito commerciale di Guido che sfidò le Brigate rosse: «Sarebbe stato meglio puntare subito su un passaggio tv, magari all'interno di una puntata speciale di Porta a porta o di qualcosa del genere».

Costato attorno a 2 milioni di euro (300mila vengono da De Benedittis, 900mila dall'Ilva spa, 780 dalla Rai che ha acquistato i diritti per lo sfruttamento tv e video), il film sfodera un cast di tutto rilievo con Anna Galiena nel ruolo della moglie Silvia, Gianmarco Tognazzi, Elvira Giannini e Mattia Sbragia nei panni dei brigatisti Riccardo Dura, Fulvia Miglietta e Mario Moretti. Purtroppo il tono risulta a tratti agiografico, il confronto interno alle Br non sempre verosimile, nonostante il contributo ai dialoghi di Alberto Franceschini. Ferrara ha un'idea precisa in testa: che i servizi segreti agevolarono il lavoro sporco delle Br con l'intenzione di ostacolare l'ascesa al governo del Pci berlingueriano. Certo il film, pure efficace a tratti, glissa sull'isolamento politico di cui restò vittima Rossa all'interno del Consiglio di fabbrica. Una solitudine che gli costò probabilmente la vita, come ammise lo stesso Lama ai suoi funerali.

Fonte: IlGiornale.it